Turchia: Borsa Istanbul e lira turca tramortite dalle vendite su timori controllo capitali
Vendite sulla borsa di Istanbul e sulla lira turca. In particolare, l’azionario della Turchia riporta il calo più forte in quasi un mese, attestandosi al minimo dal giugno del 2017 con perdite superiori a -3%.
Su base settimanale, si tratta del tonfo più sostenuto dal novembre del 2016, ovvero dall’Election Day.
Così in una nota Burak Cetinceker, gestore dei fondi presso Strateji Porfoy a Istanbul, in una email:
“Il mercato sta capendo che i problemi sono strutturali e che, di conseguenza, i rialzi dei tassi di interesse non sono sufficienti ad arginare la flessione della lira. Aggiungete il fattore elezioni, il cui risultato non può essere facilmente prevedibile, e capirete le turbolenze del mercato”.
Il rimbalzo della lira fallisce così per la seconda seduta, e si riduce di conseguenza il balzo più forte della valuta, su base settimanale, in nove mesi, seguito al rialzo dei tassi di interesse boom di 300 punti base.
Dall’inizio dell’anno, la lira è crollata del 18% circa. I tassi sono stati alzati dal 13,50% al 16,50%.
Nei confronti del dollaro, la lira precipita a 4,78; l’anno scorso era scambiata a 3,55.
Incide il timore del controllo sui capitali nel paese, dopo che il presidente Recep Tayyip Erdogan ha invitato i cittadini turchi, nella serata di ieri, a ritirare i loro asset dall’estero per convertirli in lira.