Italia: rischi ribassisti sullo scenario di crescita (analisti)
Secondo i dati diffusi dall’Istat, a maggio l’indice del clima di fiducia dei consumatori è sceso, passando da 116,9 a 113,7 punti. Segno meno anche per l’indice composito del clima di fiducia delle imprese, in calo da 105 a 104,7 punti.
“Ciò che ha pesato maggiormente – ha commentato Paolo Mameli, senior economist Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo – è la percezione delle condizioni economiche del Paese, particolarmente in chiave prospettica: su tali valutazioni potrebbe aver inciso l’incertezza politica”.
“Le vicende politiche (con le conseguenze che ne sono derivate sui mercati finanziari) potrebbero impattare ulteriormente sulle indagini di fiducia di giugno”. In ogni caso, continua l’esperto, le prospettive per l’economa “stanno gradualmente cambiando”.
“Manteniamo la nostra previsione (più cauta del consenso e dei principali previsori internazionali) di 1,3% sulla crescita 2018, ma i maggiori rischi riguarderanno l’evoluzione del ciclo nel 2019 (nello scenario di base, la nostra attuale stima è 1,2%). I rischi sullo scenario di crescita, che fino a qualche mese fa valutavamo verso l’alto e poi bilanciati, appaiono oggi verso il basso”.