Cottarelli al Quirinale con lista ministri, Rossi (Bankitalia) o Boeri a Economia. Ma governo non supererà prova fiducia
Mentre l’Italia vive una forte crisi istituzionale dopo il nulla di fatto del governo M5S-Lega, mentre Luigi Di Maio annuncia una grande mobilitazione contro quello che da più parti viene considerato un colpo di Stato orchestrato dal presidente della Repubblica su indicazioni di Bruxelles e dei mercati, e mentre si iniziano a valutare le possibili alleanze in vista del ritorno alle urne, Carlo Cottarelli, premier incaricato da Mattarella, non perde tempo.
Cottarelli potrebbe presentarsi già oggi al Quirinale con la lista dei ministri che formeranno la squadra di governo, la cui formazione, aveva avvertito lui stesso ieri, sarebbe avvenuta in “tempi stretti”. Sempre oggi, l’ex Commissario della spending review dei governi Letta e Renzi potrebbe sciogliere la riserva.
Lo scoglio più grande, e Cottarelli lo sa benissimo, è ottenere la fiducia in Parlamento. In realtà, il destino del suo esecutivo è già segnato. Facendo un po’ di calcoli, emerge che il suo esecutivo sarà impietosamente bocciato.
Askanews fa un po’ di conti: “A Montecitorio dove la maggioranza richiesta è di 315 voti il primo partito è il Movimento cinque stelle con ben 222 seggi, seguito dalla Lega con 124 (che da soli basterebbero a non far ottenere la fiducia al neo governo, con 346 “no” annunciati), da Forza Italia con 104, dal Pd con 111, dal gruppo Misto (con dentro LeU) con 36 e da Fratelli d’Italia con 32. Situazione ancora più netta al Senato dove la maggioranza richiesta è di 161 voti: il Pd ne ha 52, il gruppo per le Autonomie 8, il Movimento cinque stelle 109, Forza Italia 61, la Lega 58, Fratelli d’Italia 18 e il gruppo Misto 12″.
Niente fiducia, dunque, per il governo tecnico di Cottarelli che, subito dopo la sfiducia del Senato, senza neanche passare per la Camera, tornerebbe al Colle per rassegnare le dimissioni, e per rimanere premier dimissionario in carica per la gestione degli affari correnti, fino al ritorno alle urne che, come anticipato da lui stesso, in assenza di fiducia del parlamento, avverrebbe dopo il mese di agosto.
Circolano intanto le indiscrezioni sui nomi della squadra di governo, ovvero sulla lista dei ministri che Cottarelli presenterà al Quirinale.
Viene segnalato il direttore generale di Bankitalia Salvatore Rossi per il ministero dell’Economia, per cui sarebbero stati fatti i nomi, anche, dell’ ex rettore della Bocconi Guido Tabellini, di Lucrezia Reichlin, docente di Economia alla London Business School, e di Enrico Giovannini. C’è anche chi fa il nome dell’attuale presidente dell’Inps, Tito Boeri.
Per gli esteri sarebbe quotata soprattutto Elisabetta Belloni, la prima donna a ricoprire il ruolo di segretario generale della Farnesina, ma si fa anche il nome di Pasquale Terracciano, ora ambasciatore a Mosca.
Per le Infrastrutture sarebbe in pole Raffaele Cantone, che però, si segnala, vorrebbe portare a termine l’incarico all’Autorità anticorruzione.
Per il ministero dell’Interno si indica Giampiero Massolo, ex segretario generale alla Farnesina, presidente di Fincantieri, il cui nome era stato già fatto per la squadra di governo M5S-Lega. Si fa anche il nome dell’ex commissario di Roma Francesco Paolo Tronca.
Per la Giustizia circolano nomi del Consiglio di Stato, come quello di Alessandro Pajno. Tra i giuristi si segnalano anche Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale, Paola Severino, già Guardasigilli del governo Monti e rettore della Luiss e di Marta Cartabia, vicepresidente della Consulta.
Enzo Moavero Milanesi, anche lui considerato tra i nomi di un governo M5s-Lega, potrebbe tornare ad assumere le deleghe agli Affari europei.