Incognita ministero Economia: Savona in bilico, ma lui lascia fondo hedge Euklid per ‘sopraggiunti impegni’
Sul premier, è fatta. Il Colle ha conferito l’incarico per la formazione di un nuovo governo a Giuseppe Conte. Sulla squadra del nuovo governo M5S-Lega, invece, le indicazioni sono ancora poco chiare.
Tra le incognite c’è sicuramente quella che avvolge il dicastero dell’Economia: chi sarà il nuovo ministro delle Finanze? Non c’è alcun dubbio sulla scelta della Lega: Matteo Salvini ha rinnovato nelle ore precedenti tutto il suo sostegno al nome del ministro designato, l’economista Paolo Savona.
Ma l’agenzia ADNKronos riporta, citando alcune fonti parlamentari, che Savona non sarebbe più il prescelto a occupare la carica: le sue palesi critiche nei confronti dell’euro, il fatto che abbia definito l’ingresso dell’Italia nell’euro un “errore storico”, la proposta contenuta nel saggio ‘Come un incubo come un sogno’ di lanciare un piano B che permetta all’Italia, nel caso in cui una situazione del genere si presentasse o lo rendesse necessario, di uscire dall’euro, non è certo musica per le orecchie del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che avrebbe più di una riserva sul nome dell’economista.
Salgono di conseguenza le quotazioni del braccio destro di Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti.
In realtà arriva però anche la notizia secondo cui Paolo Savona avrebbe rassegnato le dimissioni dall’hedge fund con sede a Londra Euklid.
La notizia, anticipata da Il Sole 24 Ore, è stata confermata da Savona all’Ansa e motivata dallo stesso con ‘sopraggiunti impegni pubblici'”.
Il fondo è il primo fondo hedge a coniugare blockchain e intelligenza artificiale, autorizzato dalla Financial service authority (la Consob londinese).
Nella giornata di ieri, Reuters aveva anch’essa rilanciato indiscrezioni secondo cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarebbe sfavorevole alla presenza di economisti, all’interno della squadra di governo M5S-Lega, che siano critici nei confronti dell’euro e dell’Unione europea.
Così la fonte a Reuters: “il nome di Savona non è stato presentato in via ufficiale (al presidente)” e “alcuni economisti caratterizzati da profili anti-euro e anti-europei non sono apprezzati“.
AdnKronos indica che ieri anche tra i parlamentari leghisti qualcuno ammetteva, parlando di Paolo Savona: “E’ fuori”.
Ma Matteo Salvini ha rilanciato il suo nome nella serata di ieri, ribadendo che “la figura di spessore, coerenza, onestà e pulizia di Savona sarebbero una garanzia per 60 milioni di italiani che finalmente avrebbero a Bruxelles uno che tratta, non impone, con il fatto che l’interesse nazionale viene prima”.
Salvini, ha aggiunto, affronterà a questo punto la questione con il premier incaricato Giuseppe Conte.