Confindustria a M5S-Lega, Boccia: industria torni al centro, rischiamo Italia povera e agricola. Nemico rimane debito
Bisogna andare avanti “lungo la strada della crescita e del lavoro” e rimettere al centro l’industria, “scomparsa dal dibattito di questi mesi”. Altrimenti il rischio è di “fare passi indietro” e “tornare a un’Italia povera e agricola che i nostri nonni e i nostri genitori hanno saputo trasformare, dalle macerie del Dopoguerra, nell’Italia che tutti c’invidiano, patria del bello e del ben fatto”. Così ha detto Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, in occasione dell’assemblea annuale degli industriali.
Boccia ha parlato rivolgendosi espressamente al nuovo governo M5S-Lega (che deve ricevere ancora il via libera del Colle).
“Non ci può essere una politica forte senza un’economia forte e se la politica pensa di essere forte creando le condizioni per indebolire l’economia, lavora in realtà contro se stessa”.
“Non è più tempo di inflazione e il nostro nemico rimane il debito pubblico”, 2.300 miliardi che “ci costano 63 miliardi l’anno”, ha affermato Boccia, ricordando l’importanza, dell’Italia, di tenere sotto controllo i conti pubblici.
“Per questo occorre una politica che rassicuri sulla graduale riduzione del debito pubblico, creando le precondizioni per la crescita e la creazione di lavoro, vera missione del paese”.