Utility: possibile discesa bollette con governo M5S-Lega potrebbe pesare su Enel & co. (analisti)
Sponda per le società focalizzate sulle energie rinnovabili e difficoltà invece per le utility tradizionali. E’ quello che potrebbe accadere con l’applicazione del contratto di governo redatto da M5S e Lega. “Ci aspettiamo che il governo gialloverde promuova un sistema di incentivi per espandere ulteriormente il comparto delle energie rinnovabili, stimolando le pubbliche amministrazioni a dotarsi di modelli di sviluppo sostenibili”, si legge in uno studio di IG a cura di Filippo Diodovich e Vincenzo Longo. Erg, Alerion Clean Power e Falck Renewables sono quindi i titoli che potrebbero avere i maggiori vantaggi.
A perdere quote potrebbero essere invece i gruppi che si occupano di energia tradizionale, con una possibile discesa delle bollette domestiche (le stime sono per una flessione dei costi per i cittadini tra il 10 e il 20%).
Il titolo Enel da inizio delle trattative tra M5S e Lega (lunedì 7 maggio) ha mostrato una flessione dell’8%, A2A del 10% e Terna del 5%. “Ricordiamo, tuttavia, che molte di queste aziende hanno già avviato un processo per espandere le attività sulle energie rinnovabili, anche se le tempistiche sono piuttosto lunghe”, sottolineano gli esperti di IG. Nel caso di Enel, dopo l’integrazione con Enel Green Power, l’obiettivo è quello di modificare il proprio modello produttivo, ma sarà un processo molto lungo e le stime per una decarbonizzazione sono fissate entro il 2050.