Piazza Affari sale ancora dopo filotto di 5 rialzi consecutivi: bene Saipem e le utilities guidate da A2A
Piazza Affari riesce a dare seguito al rally delle ultime sedute. Il Ftse Mib, arrivato alla quinta seduta consecutiva di rialzi, ha terminato gli scambi con una crescita dello 0,79% a 27.444,9. Il listino milanese, che corre verso i massimi dell’anno toccati lo scorso 16 novembre a quota 27.968,91 punti, ha trovato sponda dall’apertura di Wall Street, con l’indice S&P 500 che continua ad aggiornare i suoi record. Il tutto in una un clima semi-festivo, con scambi sottili e pochi spunti macro, con gli operatori che non perdono di vista gli sviluppi sanitari ma sembrano guardare con meno timore a Omicron.
Tra i migliori titoli del Ftse Mib, A2A che ha chiuso a 1,7205 euro (+2,11%). Gli analisti di Equita hanno confermato la raccomandazione di acquisto (rating buy) sull’utility lombarda all’indomani dell’accordo per l’ingresso in maggioranza in Volta Green Energy, società fondata nel 2017 che possiede una piattaforma dedicata allo sviluppo e gestione di impianti renewables con un team di 20 professionisti. L’accordo prevede inoltre l’acquisizione di una pipeline di progetti eolici e fotovoltaici per 800 MW, dei quali una parte (minore) già ready-to-build e la maggior parte con iter autorizzativo avviato. Non è stata resa nota la valorizzazione di Volta Green Energy, né la quota che acquisirà A2A.
In evidenza anche altre due big del comparto delle utilities: Italgas ed Hera che hanno registrato una crescita rispettivamente di circa il 2% e dell’1,83%. Intonazione positiva anche per Saipem (+2,33%, miglior titolo del Ftse Mib) in un contesto in cui il Brent si muove nuovamente verso i 79 dollari al barile e il Wti è a un passo dai 76 dollari. Pur con rialzi moderati, Cnh ha terminato gli scambi sopra la soglia dei 17 euro (+0,06%) in attesa dello spin off di Iveco che sarà effettivo da inizio 2022. Il debutto di Iveco a Piazza Affari è previsto per il 3 gennaio. Nelle retrovie ribassi contenuti per DiaSorin (-0,21%), Campari e Tim in calo di circa lo 0,10%.
Fuori dal paniere principale si è messa in evidenza Banca Ifis (chiusura a 17 euro, +5,53%) in scia alla notizia, diffusa ieri, che La Scogliera (titolare del 50,5% del capitale sociale di Banca Ifis) ha annunciato l’avvenuta efficacia della delibera di trasferimento della propria sede legale nel Cantone di Vaud a Losanna in Svizzera, deliberato dall’assemblea degli azionisti lo scorso giugno. Il completamento del trasferimento è previsto entro fine gennaio 2022. Come sottolineano da Equita l’autorizzazione al trasferimento de La Scogliera in Svizzera è particolarmente rilevante per Banca Ifis, in quanto avrà l’effetto di ottimizzarne i requisiti patrimoniali, con il perimetro di consolidamento regolamentare che sarà quindi determinato a livello di Ifis e non più, come accaduto fino ad ora, a livello della holding.