News Notiziario Notizie Italia Mediobanca, Nagel: governo M5S-Lega? Prematuro e forse sbagliato fare processi alle intenzioni

Mediobanca, Nagel: governo M5S-Lega? Prematuro e forse sbagliato fare processi alle intenzioni

11 Maggio 2018 11:58

L’Ad di Mediobanca Alberto Nagel guarda con cautela alla possibilità che nasca in Italia un governo M5S-Lega.

“Secondo me è prematuro e forse sbagliato fare processi alle intenzioni. Se e quando un governo ci sarà valuteremo le proposte e l’operato”, ha detto in un briefing telefonico, commentando i risultati di bilancio relativi ai primi 9 mesi dell’esercizio 2017-2018.

“L’Italia è saldamente nell’Ue come collocazione di regole e politica, oltre che geografica, e quindi in questo alveo si muoverà. Così come va considerato che una parte importante del debito pubblico italiano è estero e ogni anno va rinnovato. La terza considerazione, a prescindere dal tipo di governo, è che in Italia è dal 2016 che alcuni temi di interventi strutturali sulla competitività non vengono affrontati in maniera prioritaria. Praticamente è da dopo il referendum che siamo in un’ottica di ordinaria amministrazione.

“La priorità di questa agenda di riforme – continua Nagel, stando alle dichiarazioni riportate dall’agenzia di stampa Askanews – quale che sia il governo, va ripresa. Perchè è molto importante che si consolidi a livello strutturale la ripresa dell’economia italiana e che tenda a essere meno ciclica, meno collegata a uno scenario internazionale espansivo e a una politica monetaria molto espansiva perchè sappiamo che nei prossimi 18-24 mesi entrambi potebbero avere una correzione” (riferimento alla fine del Quantitative easing della Bce e dell’era di tassi bassi).

“Quindi è molto importante che si riprenda in tempi rapidi, quale che sia il governo, un’agenda che tenda a trasformare la nostra in una crescita strutturale. Se ci confrontiamo sul lavoro fatto in Spagna negli ultimi 5 anni e in Francia negli ultimi 18 mesi il confronto non ci gioca a favore.

Dobbiamo recuperare questo ritardo derivato da un lungo ciclo elettorale che speriamo oggi sia finito”.