TIM: fondo Elliott pronto a uscire? Ecco la quota che detiene ora
“Telecom, ecco come Elliott prepara l’uscita di scena”. In un articolo Il Sole 24 Ore parla delle prossime mosse che l’hedge fund di Paul Singer potrebbe fare, dopo essersi aggiudicato la maggioranza del cda di TIM, battendo i francesi di Vivendi.
L’articolo mette in evidenza come la posizione su Telecom del fondo sia “destinata a ‘normalizzarsi’ a livello di un grande fondo qualsiasi, sotto il 5% che non richiede di ottenere il benestare del golden power per gestire l’investimento”.
“Il 9,2% col quale Elliott si era presentato all’assemblea Tim del 24 aprile – continua l’articolo – era già sceso all’8,3% all’adunanza del 4 maggio, segno che parte dei titoli era in prestito. Ma il fondo ha protetto con derivati solo il 4,9%, una quota che si può considerare di ‘riferimento’ ma che è destinata a ridursi proprio per i meccanismi della copertura”.
“Infatti il ‘collar’ – spiega l’articolo del Sole – la protezione finanziaria che risulta da una combinazione di opzioni put (a vendere) e call (a comprare) e che in questo caso ha JP Morgan come controparte finanziaria – individua un periodo determinato – scadenze comprese tra il 5 febbraio e il 6 giugno del 2019 – per cautelarsi dal rischio di ribassi del titolo Telecom sotto il livello di 0,81054 euro e remunerare la controparte se invece il titolo è sopra 0,89586 euro. Se Telecom cala, cioè, Elliott cederà buona parte del suo 4,9% a JP Morgan, ridimensionando la quota all’1,5%; se Telecom sale si terrà il 3,3%. Ci avrà guadagnato comunque, visto che il prezzo di carico dell’8,8% denunciato il 9 aprile era di 0,75 euro”.