Ford verso risparmio monstre costi. Stop a tutte berline Nord America, rimarrà solo un modello
Qualcuno parla già di morte delle sedan Ford negli Stati Uniti, dopo l’annuncio arrivato dal colosso automobilistico americano.
“Ford Sedans Are Dead in the US”, intitola per esempio il sito The Drive. E di addio si può di fatto parlare, visto che Detroit News, nell’illustrare il piano presentato ieri dall’amministratore delegato Jim Hackett, precisa che la società taglierà di oltre l’80% la propria linea di produzione di macchine per passeggeri, eliminando le berline Taurus, Fiesta, Fusion, C-Max e Focus.
Tutto ciò avverrà entro qualche anno, rientrando nella strategia che punta a tagliare i costi operativi di Ford. La società mira a un taglio, entro il 2022, di $25,5 miliardi, superiore dunque di $11,5 miliardi rispetto a quanto si sapeva poche ore fa.
Hackett ha detto chiaro e tondo che Ford non produrrà la prossima generazione delle berline di cui sopra, confermando così le indiscrezioni degli ultimi mesi, secondo cui il produttore di auto avrebbe tagliato proprio alcuni dei suoi modelli di auto non redditizi, per scommettere piuttosto sui SUV e sui pick-up.
L’unica berlina che rimarrà in produzione, aggiunge Detroit News, sarà la Mustang.
Così Hackett: “Alimenteremo la parte del nostro business che è in salute, gestendo in modo decisivo quelle aree che distruggono valore. Non stiamo esplorando soltanto partnership: ora ci sono. Non stiamo solo valutando idee: ora abbiamo preso decisioni”.
Bloomberg scrive in un articolo che Ford si trova in una posizione simile a quella che ha imboccato Fiat Chrysler, nel cercare di sorpassare Ford stessa in termini di redditività nel mercato del Nord America. Tra l’altro, aggiunge Bloomberg, FCA punta a superare anche General Motors prima delle dimissioni dell’AD Sergio Marchionne nel 2019.
Nella giornata di ieri Ford ha reso noto di aver concluso il primo trimestre dell’anno con utili per $1,7 miliardi, in rialzo del 9% su base annua; il fatturato è salito del 7% a $42 miliardi. Nel commentare i risultati, il direttore finanziario di Ford, Bob Shanks, ha affermato che la società mira a centrare un target del margine pari all’8% entro il 2020, per effetto del taglio dei costi.
Nel mese di ottobre, il gruppo aveva reso nota l’intenzione di tagliare i costi operativi di $14 miliardi entro il 2022.
“Tutte le opzioni sono sul tavolo – ha detto Shanks – Possiamo uscire da prodotti e dai mercati. Lo faremo. Quel lavoro (iniziato a ottobre) sta guadagnando davvero forza. Guardiamo a ogni singola parte del business. Si tratta di una impresa molto complessa. Siamo determinati a dare una svolta al business dell’intera compagnia”.
Obiettivo: fare in modo che quasi il 90% dei veicoli venduti nel 2020 sia un pick-up, un SUV o un veicolo commerciale.