Piazza Affari in altalena con Omicron: Chn continua la corsa, giù Eni e le banche
Per Piazza Affari (come del resto le principali Borse europee) l’ultima settimana dell’anno prende il via all’insegna della volatilità, sotto il peso della rapida diffusione della variante Omicron in Europa. Nei primi minuti di scambi prevale l’incertezza a Milano, dopo un avvio in calo l’indice Ftse Mib recupera e ora mostra un leggero rialzo dello 0,03% circa a 27.016,69 punti. L’ultima giornata prima della pausa natalizia era stata archiviata dal listino principale milanese (che era reduce da due sedute di convinti rialzi) con un +0,70% a quota 27.016 punti.
Oggi tra i singoli titoli, Cnh Industrial mostra ancora i muscoli e sale oltre la soglia dei 17 euro, mostrando un rialzo di quasi l’1,7%. Nella seduta del 23 dicembre l’assemblea straordinaria degli azionisti di Cnh ha approvato la proposta di scissione di Iveco, prevedendo di completare la scissione il 31 dicembre 2021 con effetto dal 1 gennaio del 2022. Dal 3 gennaio 2022 le azioni ordinarie Cnh Industrial saranno scambiate sia sul Nyse che su Euronext Milan ex-assegnazione azioni ordinarie Iveco Group. Gli azionisti di CNH riceveranno una azione ordinaria Iveco ogni cinque azioni ordinarie Cnh Industrial detenute alla chiusura della record date ai fini dell’assegnazione delle azioni, prevista per il 4 gennaio 2022. Bene anche Amplifon e DiaSorin che salgono rispettivamente di quasi l’1% e lo 0,6%. Segno positivo anche per Telecom Italia (+0,4%). Giovedì scorso Tim ha annunciato un finanziamento bancario per FiberCop (58% Tim, 37,5% Kkr, 4,5% Fastweb) da 1,5 miliardi e durata 5 anni che sostituisce linee di finanziamento intercompany.
Nelle retrovie Nexi che perde quasi un punto percentuale, ma anche Eni che cede lo 0,8% e due big bancari come Banco Bpm e Unicredit che lasciano sul terreno rispettivamente lo 0,6% circa e lo 0,4 per cento.