Italia: Plafond di 50 milioni da UniCredit, FEI e UE per sostenere le microimprese
Il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI, parte del gruppo BEI), la Commissione Europea e UniCredit hanno firmato oggi un accordo che prevede un plafond di 50 milioni di euro, grazie al quale 2.500 microimprese italiane potranno beneficiare della garanzia del FEI che rientra nell’ambito del programma EaSI (Employment and Social Innovation) della Commissione UE. UniCredit supporterà le aziende attraverso il programma di Social Impact Banking (SIB).
L’accordo prevede che a gestire le operazioni di selezione delle imprese e di erogazione dei prestiti sarà la rete italiana degli sportelli di UniCredit. L’importo massimo di ogni singola operazione sarà di 25.000 euro. Inoltre, la rete di partner di UniCredit supporterà la Banca identificando potenziali microimprenditori e fornirà supporto agli imprenditori per lo sviluppo della loro idea di business. Infine UniGens, associazione di volontari composta da dipendenti attuali ed ex di UniCredit, fornirà mentoring e formazione a individui di talento, microimprese e imprese sociali.
Alla firma dell’accordo erano presenti Jean Pierre Mustier, Amministratore Delegato di UniCredit, il Presidente del FEI, Dario Scannapieco e l’Amministratore Delegato del FEI, Pier Luigi Gilibert. La Commissione UE era rappresentata da Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza della Commissione europea a Milano.
“Per fare bene, dobbiamo anche fare del bene – ha commentato Mustier – . In UniCredit siamo orgogliosi del fatto che tutte le nostre azioni siano guidate da un forte senso etico, basato su valori chiari. Uno di questi è l’importanza di sostenere la nostra comunità. Attraverso l’ iniziativa di Social Impact Banking facciamo proprio questo, guardando oltre il puro ritorno economico, con l’obiettivo di orientare gli investimenti che possono avere un impatto positivo sulla società. Siamo lieti di firmare oggi l’accordo con il FEI che ci consentirà di supportare ulteriormente la piccola impresa, che rappresenta il futuro fondante dell’economia italiana”.