Fastweb: multa da Antitrust da 4,4 milioni per pubblicità ingannevole
Pubblicità ingannevole sulla fibra ottica. Con questa motivazione l’Antritrust ha inflitto una multa da 4,4 milioni di euro a Fastweb. Lo stesso provvedimento era stato annunciato nelle scorse settimane nei confronti di Wind Tre (sanzione pari a 4,25 milioni di euro), e ancora prima contro Telecom Italia (multa da 4,8 milioni di euro).
Tornando alla multa annunciata ieri ai danni di Fastweb, in nota ufficiale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato spiega che “nelle campagne pubblicitarie inerenti l’offerta commerciale di connettività in fibra ottica (sito web, below the line spot televisivi e affissionali), Fastweb “a fronte del ricorso a claim volti ad enfatizzare l’utilizzo integrale ed esclusivo della fibra ottica e/o il raggiungimento delle massime prestazioni in termini di velocità e affidabilità della connessione, ha omesso o non ha adeguatamente evidenziato le informazioni sulle caratteristiche dell’offerta, sui limiti geografici di copertura delle varie soluzioni di rete, sulle differenze di servizi disponibili e di performance in funzione dell’infrastruttura utilizzata per offrire il collegamento in fibra”.
Una condotta che l’Agcm definisce “omissiva e ingannevole” visto che “il consumatore, a fronte dell’uso del termine onnicomprensivo fibra, non è stato messo nelle condizioni di individuare gli elementi che caratterizzano, in concreto, l’offerta“. “A ciò si aggiunga – prosegue la nota – che i claim presenti nelle campagne pubblicitarie sulla fibra di Fastweb non contenevano chiari riferimenti alla circostanza che le massime velocità di connessione fossero ottenibili solo in virtù dell’attivazione di un’opzione aggiuntiva in promozione gratuita per un periodo limitato e, poi, a pagamento”. Secondo l’analisi dell’Antitrust, l’assenza di un’informazione chiara su tali profili impedisce al consumatore, pertanto, di prendere una decisione consapevole sull’acquisto dell’offerta in fibra”. Tale condotta risulta particolarmente rilevante in considerazione dell’importanza del settore economico interessato, caratterizzato da modelli di consumo ed esigenze degli utenti in continua e radicale evoluzione, a fronte di una crescente offerta di servizi digitali.
Codacons: multa giusta, pubblicità fuorvianti modificano scelte consumatori
“Le pubblicità relative ad internet, alla fibra ottica e alle velocità delle connessioni risultano troppo spesso ingannevoli perché non informano correttamente il consumatore circa le condizioni delle offerte e le modalità concrete di godimento delle stesse, né dei relativi limiti – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Ciò modifica le scelte degli utenti fuorviando le loro scelte economiche, e per tale motivo riteniamo corretta la sanzione inflitta dall’Antitrust”. Il Codacons si pone, tuttavia, una domanda: quanto ha guadagnato Fastweb grazie alla pratica scorretta messa in atto e agli spot martellanti sulla fibra ottica trasmessi nel tempo? In particolare, l’associazione si domanda se l’entità della multa sia proporzionale ai benefici economici ottenuti dalla compagnia.