Mps, Mef: inammissibile azione responsabilità contro ex vertici. Sindacati: nuovo governo tuteli banca da attacchi speculativi
Nel corso dell’intervento all’assemblea degli azionisti di Mps, il Mef ha dichiarato di ritenere inammissibile la proposta del socio Bluebell di avviare una azione di responsabilità contro gli ex vertici e i sindaci. Titolare di 25 azioni, l’azionista dell’istituto senese aveva proposto un’azione di responsabilità contro gli ex vertici della banca e i sindaci per i bilanci dal 2012 al 2014 e la relazione semestrale al giugno 2015 sulle operazioni di contabilizzazione delle operazioni Alexandria e Santorini.
La decisione è stata resa nota dal rappresentante del Tesoro -azionista di maggioranza di Mps con una quota del 68% dopo l’operazione di ricapitalizzazione precauzionale dello scorso anno, che ha ricevuto il placet della Commissione europea – dopo il parere dell’Avvocatura generale dello Stato.
Tre le altre dichiarazioni importanti che hanno contrassegnato l’assemblea dei soci della banca senese, quella dell’AD Marco Morelli che, a chiusura di assemblea, ha smentito le indiscrezioni su un piano di quotazione degli NPL.
La cartolarizzazione da 24 miliardi delle sofferenze del Monte dei Paschi, ha detto Morelli, non prevede “la quotazione di nulla. Non è all’ordine del giorno, non è previsto dal processo di cartolarizzazione”.
Morelli ha anche tenuto a precisare che non ci sarà alcun aumento di capitale, facendo notare quanto viene riportato sulle condizioni della banca, che corrisponde spesso solo a opinioni e non alla realtà dei fatti.
“Ma noi stiamo molto attenti alla comunicazione – ha precisato l’AD – mai e poi mai andrò dietro a tutte le cose che escono”, e “quando usciranno i dati trimestrali del gruppo tutti saranno in grado di dire come stanno andando i risultati”.
L’appuntamento è previsto per il prossimo 10 maggio. La banca, ha detto ancora Morelli, è stata costretta a “smentire che era allo studio un aumento di capitale perché la cartolarizzazione si era interrotta e che la trimestrale avrebbe comportato massive rettifiche dei conti”.
Ma la cartolarizzazione sarà finalizzata, come ha detto lo stesso Morelli nel corso dell’assemblea, entro la fine di maggio e inizi di giugno.
Intanto, in una nota congiunta diramata in vista dell’assemblea degli azionisti, le segreterie dei sindacati dei lavoratori di Montepaschi hanno chiesto che il nuovo Governo, garantisca “una solidità di governance che metta al sicuro la banca da possibili attacchi speculativi e mediatici, come accaduto invece anche di recente”. Chiesta insomma “chiarezza sulle speculazioni in atto sul titolo Mps richiedendo l’ntervento degli organismi di vigilanza”.
Tutto questo perché “le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo Mps meritano attenzione e rispetto. Da parte di tutti”.
L’appello è arrivato da Fabi, First Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin. I sindacati hanno invitato i vertici “a smentire in maniera tempestiva tutte le notizie che ledono l’immagine ed il futuro della Banca e del Gruppo, a fare chiarezza su tutte le vicende che appaiono sulla stampa e a non lasciare da soli i lavoratori nei momenti di difficoltà di fronte alla clientela”.
Nella nota si legge anche:
“Riteniamo necessario che il prossimo titolare del Mef assicuri continuità nelle politiche della gestione del pacchetto azionario detenuto dallo Stato e che continui a garantirne il suo mantenimento fino al raggiungimento della piena autonomia dell’Istituto bancario”.
Infine in una nota i dipendenti di Banca Mps, insieme alle organizzazioni sindacali, hanno chiesto “una ulteriore riduzione e un contingentamento degli stipendi dei componenti di tutto il top management”.