Welfare: aumenta la spesa delle famiglie, ma la parte del leone è per la sanità e non per la pensione
Aumenta la spesa delle famiglie italiane per il welfare, soprattutto per le prestazioni sanitarie, mentre rimane ancora bassa la somma dedicata alla pensione integrativa. Secondo il quinto bilancio sul sistema previdenziale italiano, elaborato da Itinerari Previdenziali e presentato oggi nel corso del Salone del Risparmio 2018, la spesa privata degli italiani per garantirsi prestazioni integrative e complementari (sanitarie, assistenziali e pensionistiche) si è attestata nel 2016 a 62 miliardi di euro, evidenziando un aumento rispetto all’anno precedente dell’1,1%.
Guardando nel dettaglio, la voce più consistente di spesa si conferma essere quella relativa alla spesa sanitaria, pari a oltre 32 miliardi di euro.
Al secondo posto ma decisamente più bassa, la spesa degli italiani dedicata invece alle previdenza pensionistica, pari a 14,2 miliardi. Qui i fondi preesistenti e quelli negoziali fanno da soli i due terzi della raccolta, anche se a crescere di più sono stati i dei fondi aperti (+9,5%) e i Pip di nuova generazione (+10%). E sebbene continui la crescita degli iscritti alla previdenza complementare, giunti a più di 7,7 milioni, la spesa pensionistica nel 2016 è aumentata solo dello 0,22% rispetto all’anno prima e l’Italia rimane indietro nei confronti con i paesi Ocse.
Il rapporto tra patrimonio complessivo dei fondi e Pil ci vede nella parte bassa della classifica, mettendo in evidenza la necessità di aumentare il numero di iscritti oltre che la misura dei loro singoli “zainetti” previdenziali. La spesa pensionistica nel 2016 è aumentata solo dello 0,22% rispetto all’anno prima.