Tim, AD Genish: vittoria fondo Elliott in assemblea? Ipotesi non realistica
Cosa succederebbe se il fondo Elliott dovesse vincere la partita in assemblea?
Amos Genish, numero uno di Tim scelto dai francesi di Vivendi (azionisti di maggioranza dell’ex Telecom Italia), non considera una tale ipotesi realistica. Genish parla nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa:
“Non è un’ipotesi realistica. Abbiamo un buon piano strategico e gli investitori lo sanno: ne ho visti 120 nelle scorse settimane, chiedono continuità del management e prospettive di reddito. Per questo ritengo che Vivendi sia in grado di conservare un ruolo influente nel board. Il migliore risultato sarebbe quello di avere 10 consiglieri, con Elliott e le minoranze con cinque. Sarebbe un board ricco, di larghe vedute. Quello che serve a Tim”.
La battaglia tra il fondo attivista Elliott di Paul Singer e i francesi di Vivendi si è fatta più infuocata con la mossa a sorpresa di otto consiglieri di Tim, lo scorso 22 marzo, di dimettersi in blocco, facendo così decadere il cda. Una decisione che nell’immediato aveva rimandato la partita con il fondo Elliott, fissando in data 4 maggio (rispetto all’assemblea del 24 aprile) l’assemblea per il rinnovo integrale.
La decisione poi del collegio sindacale di TIM di integrare l’ordine del giorno dell’assemblea convocata già per il 24 aprile con le richieste del fondo attivista Elliott (ovvero la messa ai voti della revoca di sei consiglieri e la loro sostituzione) ha portato il cda della compagnia di tlc a convocare per il prossimo 9 aprile un nuovo board per “discutere di eventuali azioni”.
Azioni che includono una valutazione dell’operato dei sindaci, che potrebbe anche diventare oggetto di un ricorso.
Dell’assemblea del 9 aprile, Genish ha fatto riferimento, parlando del momento in cui Vivendi presenterà la lista per il consiglio di amministrazione.
“Credo che sarà una squadra forte in cui il ‘presidente esecutivo’ sarà solo ‘presidente’ (Arnaud de Puyfontaine, ndr). Con lui, oltretutto, sono in perfetta sintonia”