Alitalia: si pensa alla nazionalizzazione, Lufthansa non molla. Pronto nuovo prestito da 400 mln
Nazionalizzare Alitalia per evitare il fallimento e la liquidazione. Questa l’ipotesi che il ministero dello Sviluppo economico sta prendendo in considerazione, dopo che il termine per la presentazione dell’offerta di acquisto della compagnia è scaduto da una settimana senza nessuna proposta concreta (nonostante le sette prroroghe), con Atlantia che ha mollato il cosorzio guidato da Ferrovie dello Stato, con Delta e Mef. L’ipotesi della nazionalizzazione è stata evocata dallo stesso ministro del Mise, Stefano Patuelli, che intende trovare una soluzione alla crisi Alitalia. Prima si tutto però bisogna agire sul fronte dei costi, ha detto. Patuelli, secondo quanto riportano i principali quotidiani nazionali, in edicola oggi, ha delineato un percorso che prevede “la ristrutturazione e poi la remissione sul mercato o la nazionalizzazione”.
Intanto le casse di Alitalia sono agli sgoccioli e il governo è pronto a iniettare nuova liquidità per garantire la continuità dell’attività. Si parla di 400 milioni di euro da versare entro l’anno, dopo i 900 milioni già erogati nel 2017 sotto il governo Gentiloni. Il nuovo prestito ponte però è già sotto la lente di Bruxelles che potrebbe aprire una indagine contro l’Italia per aiuti di Stato. “La Commissione Ue è in contatto con le autorità italiane sul prestito da 400 milioni”, ha scritto, secondo la stampa nazionale, la commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, rispondendo a un’interrogazione parlamentare.
In questo scenario, il vettore tedesco Lufthansa non molla e rimane in pista con la sua proposta di accordo commerciale e poi di intervento. Secondo alcune indiscrezioni raccolte da La Repubblica, ieri il numero uno di Lufthansa, Carsten Spohr, avrebbe incontrato il premier Giuseppe Conte per essere rassicurato sulla possibile partecipazione della compagnia al salvataggio di Alitalia. Qui il nodo rimane sul fronte degli esuberi, troppo elevati per il governo e i sindacati, e sullo sviluppo futuro di Alitalia. Secondo Il Sole 24 Ore, sarebbe rispuntato anche German Efromovich, l’imprenditore sudamericano che, attraverso Synergy Europe Sa, intende investire 800 milioni per rilevare Alitalia. La sua proposta non prevede, stando alle sue parole, alcun taglio del personale.