Finanza Notizie Italia RC auto e moto, occhio alle false assicurazioni: 5 regole per scovarle

RC auto e moto, occhio alle false assicurazioni: 5 regole per scovarle

26 Marzo 2019 15:21

Sempre più italiani si affidano ad internet per varie attività con l’intento nel 42% dei casi – dati resi noti da mUp Research – di cercare sul web informazioni per risparmiare. Tre le varie offerte che si comparano posto d’onore per le assicurazioni auto e moto che molto spesso però sono oggetto delle mire di malintenzionati che rifilano false assicurazioni. Per evitare di incappare in tali frodi, Facile.it ha stilato un breve vademecum in 5 punti per tutelarsi e non finire vittime di truffa scoprendo, magari dopo un incidente, di aver sottoscritto una assicurazione fantasma.

Occhio a chi si chiede il preventivo

Per trovare una polizza assicurativa adatta alle nostre necessità il primo passo da fare è verificare le diverse offerte presenti sul mercato. Il che significa rivolgersi solo e soltanto ad operatori autorizzati, siano essi broker, compagnie o siti di comparazione. Se ci si rivolge ad un sito internet dice il vademecum è bene verificare che l’indirizzo che appare nella barra di navigazione cominci con https – e non solo con http- indice di sicurezza tecnologica. Se il preventivo più attraente fa capo ad una compagnia che non conosciamo, come ulteriore garanzia si può verificare che quell’azienda sia inserita nell’elenco delle compagnie autorizzate ad operare in Italia, disponibile sul sito dell’IVASS. Se invece il preventivo è offerto da un intermediario, per verificarne le buone intenzioni un aiuto può arrivare dalle informazioni che per legge questi soggetti sono tenuti a pubblicare sul proprio sito: dati identificativi dell’intermediario, il numero di iscrizione nel Registro Unico degli Intermediari; la sede legale e le eventuali sedi operative; il recapito telefonico, il numero di telefax, l’indirizzo di posta elettronica e, laddove previsto, l’indirizzo di posta elettronica certificata; di essere soggetto alla vigilanza dell’IVASS; i recapiti per la presentazione dei reclami e la facoltà del contraente di avvalersi di altri eventuali sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie previsti dalla normativa vigente. Inoltre anche in questo caso l’elenco degli intermediari autorizzati è disponibile sul sito dell’IVASS. Spia che qualcosa non va è quando la compagnia che offre il preventivo chiede di comunicare al di fuori dei canali di comunicazione ufficiali, ad esempio tramite WhatsApp i piattaforme diverse.

Attenzione al contratto e ai pagamenti

Buona regola prima di firmare il contratto di assicurazione e di pagare il relativo premio è verificare nel dettaglio tutte le voci che lo compongono. Fra le principali, che mai vanno trascurate, ci sono sia i massimali, sia le franchigie (la parte del danno che, eventualmente, rimarrà a carico dell’utente), sia eventuali esclusioni. Se qualcosa nel contratto non vi è chiaro o è scritto in un modo incomprensibile, è bene chiedere sempre dettagli precisi tramite i canali ufficiali. Quando arriva il momento di pagare il premio, la fase in cui si concentrano la maggior quantità di tentativi di truffa, è bene stare maggiormente in guardia. Anche se vi dovessero proporre sconti incredibili, il consiglio è di non farsi mai convincere a saldare il premio richiesto utilizzando metodi di pagamento non tracciati come la ricarica di carte prepagate o servizi di trasferimento di denaro come Western Union o Money Gram, tutti strumenti di pagamento che non garantiscono la sicurezza del pagante. E’ bene usare solo e soltanto strumenti che consentono di avere certezza della controparte e, anche, di poter eventualmente annullare il pagamento se necessario.

Una volta concluso l’acquisto, la compagnia deve inviare i documenti. La serietà di una compagnia la si ravvisa anche nelle modalità di invio dei documenti che non dovrebbe avvenire attraverso sistemi di messaggistica telefonica o sistemi poco convenzionali. Non bisogna necessariamente mettersi in allarme se l’invio avviene, soprattutto in una prima fase, tramite posta elettronica visto che si tratta di un metodo lecito e sempre più diffuso anche in Italia. Basta comunque verificare che tutte le informazioni contenute nel contratto siano corrette.