Ryanair: caos cancellazione voli, Antitrust apre istruttoria per pratiche commerciali scorrette. Si muove anche la magistratura
La bufera su Ryanair non si placa, dopo che il vettore low cost ha annunciato la cancellazione di 40-50 voli al giorno entro fine ottobre. L’Antitrust ha aperto un procedimento istruttorio nei confronti della compagnia aerea irlandese per presunte pratiche commerciali scorrette in violazione del Codice del Consumo.
In particolare, l’Antitrust contesta che le numerose cancellazioni dei voli effettuate o da effettuarsi nelle prossime settimane, secondo quanto riportato da notizie stampa, potrebbero configurare una violazione dei doveri di diligenza, se viene provata che la decisione presa da Ryanair è riconducibile a ragioni organizzative e gestionali e non a cause occasionali ed esogene al di fuori del suo controllo. In altre parole, se la compagnia già sapeva della misura che avrebbe preso, causando notevoli disagi ai consumatori che avevano da tempo programmato i propri spostamenti e già prenotato e pagato il relativo biglietto aereo.
A ciò si aggiunge un secondo elemento di contestazione, riguardante il tenore e le modalità delle informazioni con le quali Ryanair ha informato i passeggeri della cancellazione dei voli e ha loro prospettato le possibili soluzioni (rimborso o modifica biglietto), che potrebbero essere idonei a indurre in errore i consumatori circa l’esistenza e quindi l’esercizio del loro diritto alla compensazione pecuniaria.
“Se l’Antitrust accerterà pratiche commerciali scorrette da parte di Ryanair – commenta il presidente Codacons Carlo Rienzi – la compagnia aerea verrà sommersa da una valanga di cause risarcitorie avviate dal Codacons per conto di migliaia di passeggeri danneggiati dalle cancellazioni dei voli”.
Sono 702 i voli cancellati da Ryanair in arrivo e in partenza dagli aeroporti italiani verso mete italiane ed estere da oggi fino a fine ottobre. Si tratta del 35% dei voli che il vettore ha annunciato di voler tagliare in tutto il mondo, pari a 2000 voli. “Ci domandiamo come mai il nostro Paese sia così discriminato rispetto agli altri. Che sia considerato meno importante? Oppure hanno capito che in Italia avranno meno conseguenze rispetto ad altre nazioni?”, aveva commentato la decisione di Ryanair Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Come se non bastasse, dopo l’Antitrust, sul caso Ryanair si è iniziata a muovere anche la magistratura italiana. La Procura della città di Bergamo, il cui aeroporto rappresenta un trafficato scalo di Ryanair, ha aperto una inchiesta sulle cancellazioni dei voli da parte della compagnia aerea. Il procuratore della Repubblica di Bergamo Walter Mapelli, ha fatto sapere Codacons, ha accolto le richieste dell’associazione e ha aperto un fascicolo sulla compagnia, assegnando l’inchiesta, al momento senza ipotesi di reato, al sostituto procuratore Fabrizio Gaverini.
Intanto Ryanair ha chiesto di rinviare a inizio ottobre l’audizione presso l’Ente nazionale per l’Aviazione civile (Enac) in calendario oggi. La compagnia aerea low cost sarebbe impossibilità a partecipare alla riunione “a causa degli impegni correlati alla gestione delle recenti cancellazioni e alla tutela dei diritti dei passeggeri”.
Si ricorda che Ryanair sarebbe in corsa per acquistare parte di Alitalia. Secondo le ultime indiscrezioni di stampa, il vettore low cost avrebbe presentato una offerta non vincolante per la parte aviation (Leggi QUI).