Scandalo Ghosn, false comunicazioni su compensi e bilanci. Nissan lo scarica: ha barato
Falso su compensi finanziari e bilanci. E’ l’accusa piovuta su Carlos Ghosn, presidente di Nissan e Renault e storico artefice dell’alleanza Renault-Nissan a cui si è poi aggiunta Mitsubishi. Le indiscrezioni che si sono rincorse nella giornata di oggi sono state confermate un’ora fa dalla stessa Nissan.
La conferma di Nissan: ha barato su compensi e non solo
Nissan Motor precisa in una nota che Carlos Ghosn ha segnalato per molti anni compensi inferiori a quelli effettivi. Nissan Motor ha condotto un’indagine interna da cui sono emerse anche molte altre pratiche scorrette, come l’uso di proprietà aziendali per scopi personali. Poiché la condotta di Ghosn costituisce palese violazione dell’obbligo di diligenza come amministratore, il ceo di Nissan Hiroto Saikawa proporrà al Consiglio di Amministrazione di rimuovere rapidamente Ghosn dai suoi incarichi.
Top manager in stato di arresto a Tokyo
La mancata dichiarazione da parte di Ghosn di alcuni guadagni porta alla violazione della legge giapponese relativa all’evasione fiscale. Ghosn sarebbe attualmente in stato di fermo a Tokyo. Nessun commento al momento da parte di Renault e del governo francese, che detiene una quota del 15% del gruppo transalpino.
Brusca la reazione del mercato con il titolo Renault arrivato a cedere nell’ultima ora oltre il 15%.
Carlos Ghosn, 64 anni, è stato l’artefice dell’alleanza Renault-Nissan con il gruppo francese che nel lontano 1999 acquisì una partecipazione di controllo con lo stesso Ghosn nel ruolo di ceo della società nipponica dal 2001 fino allo scorso anno (ora è presidente). Di origine brasiliana e libanese, Ghosn ha iniziato la sua carriera in Michelin. Lo scorso anno ha incassato uno stipendio di 7,4 milioni di euro da Renault e uno ancora più ingente di 9,2 mln da Nissan per il suo ultimo anno come ceo.