A Pasqua aumentano la benzina ed il diesel. La mappa dei rincari
La benzina ed il diesel aumentano in vista della Pasqua: i prezzi dei carburanti hanno superato la soglia psicologica dei due euro al litro, arrivando a quota 2,5 euro in autostrada, mentre nelle isole minori si è già superata la soglia dei 2,1 euro. A denunciarlo è il Codacons, il quale, nel corso di questi giorni, sta continuando a monitorare i listini alla pompa, che vengono regolarmente comunicati dai gestori al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Gli aumenti arrivano proprio a ridosso della partenza delle vacanze di Pasqua: in questi, giorni, infatti, i listini iniziano ad impennarsi e si prospetta un nuovo salasso per le tasche delle famiglie e degli automobilisti.
Benzina e diesel: gli aumenti di Pasqua
Per automobilisti e famiglie non sembra proprio esserci alcuna pace, men che meno in prossimità della Pasqua. Anzi, proprio a ridosso delle vacanze, quando gli italiani in partenza aumentano ed il traffico sulle autostrade cresce, i prezzi della benzina e del diesel riprendono ad impennarsi.
Nel corso di questi giorni i prezzi dei carburanti in autostrada sono tornati a sfiorare i 2,5 euro al litro. Situazione allarmante anche nelle isole minori, dove i prezzi sono riusciti ad abbattere la soglia dei 2,1 euro al litro. A denunciare la situazione è stata la Codacons, che sta monitorando i prezzi alla pompa di diesel, benzina e degli altri carburanti attraverso le comunicazioni che i gestori inviano al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
L’associazione dei consumatori ha già stilato una mappa delle zone più care: sulla A21 Torino-Piacenza la benzina in modalità servito ha raggiunto quota 2,499 euro al litro. Lo stesso prezzo – sempre con la modalità servita – gli automobilisti lo devono pagare sulla A12 Genova-Sestri. La situazione non varia di molto se si va a vedere cosa succede sulla A1 Milano-Napoli, dove la benzina arriva a costare 2,499 euro al litro 2,349 euro al litro il gasolio. Si spendono, invece, 2,399 euro al litro per la verde sull’autostrada A13 Bologna-Padova, mentre il gasolio – sullo stesso tratto – costa 2,456 euro al litro.
Stesso problema si presenta anche nelle isole minori, a Capri, ad esempio per acquistare un litro di benzina è necessario spendere 2,119 euro litro e 2,039 per il gasolio. Peggio ancora ad Ischia, dove la verde costa 2,154 euro al litro.
Ancora una volta i prezzi dei carburanti tornano ad impennarsi proprio quando aumentano le partenze degli italiani – denuncia Carlo Rienzi, presidente Codacons -. Rispetto alla Pasqua dello scorso anno la benzina costa oggi il 6,5% in più, con un aggravio di spesa pari a quasi 6 euro a pieno, che rischia di determinare una stangata da complessivi 120 milioni di euro solo per i maggiori costi di rifornimento a carico degli italiani che si sposteranno in auto durante le festività.
I costi medi dei carburanti
I listini, sotto le festività di Pasqua, fanno registrare una vera e propria impennata. Rispetto alla Pasqua del 2022 i prezzi sono in aumento del 6%. In occasione delle vacanze di questo periodo, ma anche per il ponte del 25 aprile, i pezzi di diesel e benzina saranno mediamente pari a:
- benzina, in modalità self, costerà in media 1,864 euro al litro. In modalità servito costerà in media 2,003 euro al litro;
- diesel, in modalità self, costerà in media 1,770 euro al litro e in modalità servito costerà in media 1,915 euro al litro.
Dal Codacons spiegano che “se si considerano gli spostamenti degli italiani in auto lungo la penisola durante la Pasqua e in occasione del ponte del 25 aprile, e i maggiori rifornimenti di carburante che dovranno affrontare le famiglie, i rialzi dei listini della benzina rischiano di determinare una stangata pari a complessivi +120 milioni di euro rispetto alla spesa sostenuta per le festività pasquali del 2022“.
Gli aumenti precedenti
Questa non è la prima volta che gli automobilisti devono affrontare gli aumenti di benzina e gasolio: anche nel corso del mese di gennaio i prezzi avevano raggiunto dei livelli particolarmente alti. In quell’occasione il record era stato toccato da gasolio, che in autostrada era arrivato a costare qualcosa come 2,50 euro al litro. In quel periodo il diesel aveva delle quotazioni più alte rispetto a quelle della benzina. I prezzi hanno poi iniziato a scendere e il rapporto si andato lentamente ad invertire.
Gli automobilisti hanno iniziato a rivolgersi a dei distributori meno costosi, come sono, ad esempio, le pompe bianche o pompe che non sono legate ai grandi marchi. Le pompe collocate vicino ai supermercati, ad esempio, hanno dei costi più contenuti rispetto alle altre. Comunque vada, l’unica strada per riuscire a risparmiare sul costo dei carburanti è quello di continuare a tenere monitorati i listini prezzi.