Assegno familiare, cambiano gli importi: aumenti in arrivo, ecco per quali famiglie
Dal 1° luglio cambia l’assegno familiare, con l’aggiunta di nuovi livelli di reddito e relativi importi. L’assegno per il nucleo familiare è una prestazione economica erogata dall’Inps a favore di alcune categorie di lavoratori, come i lavoratori dipendenti e i pensionati da lavoro dipendente con reddito basso. Sono inclusi anche i lavoratori coperti dall’assicurazione contro la tubercolosi.
Gli adeguamenti sono stati calcolati sulla base della variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo rilevata dall’Istat e resteranno in vigore dal 1° luglio 2024 fino al 30 giugno 2025.
Quali sono le modifiche
Questo è un sostegno economico destinato ai lavoratori dipendenti, basato sulla composizione del nucleo familiare, sul numero dei componenti e sul reddito complessivo della famiglia. La normativa prevede importi e fasce reddituali favorevoli per famiglie con situazioni di particolare disagio, come nuclei monoparentali o con componenti inabili. L’importo dell’assegno viene pertanto determinato ogni anno in base alla tipologia, al numero dei componenti e al reddito complessivo del nucleo familiare.
Quest’anno infatti, la variazione calcolata dall’Istat è stata del +5,4%. Grazie a questo dato, l’Istituto ha elaborato una nuova tabella di riferimento con i vari importi mensili a seconda del nucleo familiare, che resteranno validi dal 1° luglio 2024 fino al 30 giugno 2025.
Le tabelle Inps mostrano diversi esempi di importi mensili a seconda dello stato famigliare: facendo un esempio, un nucleo familiare con entrambi i coniugi e senza figli ma con presenti un fratello, una sorella o un nipote inabile, per un reddito fino a 29.719,02 euro, l’assegno per un nucleo di due componenti è di 107,94 euro, salendo a 301,09 euro per sette componenti.
Per nuclei familiari con entrambi i coniugi e senza figli, ma con almeno un fratello, sorella o nipote inabile, gli importi variano in base al reddito. Ad esempio, con un reddito fino a 32.418,31 euro, l’importo per due componenti è di 62,49 euro, che aumenta a 301,09 euro per sette componenti. Per redditi più alti, gli importi diminuiscono progressivamente.
Ulteriori tabelle a seconda della situazione famigliare sono presenti in questo link.
Altra novità è l’abrogazione dell’assegno familiare per i nuclei con figli e orfani, che ora sono coperti dall’Assegno Unico.
Chi sono i beneficiari
Possono beneficiare dell’assegno familiare diverse categorie di i lavoratori, come quelli dipendenti e i pensionati da lavoro dipendente con reddito basso, inclusi i lavoratori coperti dall’assicurazione contro la tubercolosi, i dipendenti del settore privato, del mondo agricolo o di aziende cessate o fallite. Inoltre, possono beneficiarne i titolari di prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e i lavoratori in altre condizioni di pagamento diretto.
Non possono richiedere l’assegno invece i pensionati con pensione speciale per lavoratori autonomi, come artigiani o commercianti.
Come fare domanda
Non basta aver fatto già domanda l’anno scorso: per beneficiare dell’assegno, si deve inviare inviare la nuova documentazione ogni anno. Inoltre, qualsiasi variazione nel reddito o nella composizione del nucleo familiare durante il periodo di richiesta dell’assegno deve essere comunicata entro 30 giorni.
La domanda deve essere presentata direttamente all’Inps online, utilizzando il servizio dedicato, oppure tramite i servizi offerti dagli enti di patronato. Non è necessario inoltrare una nuova domanda in caso di rioccupazione presso un diverso datore di lavoro durante il periodo di validità della domanda in corso.
Si può anche inviare al datore di lavoro: in questo caso, è necessario utilizzare il modello ANF/DIP in formato cartaceo. Nei casi previsti dalle disposizioni vigenti, deve essere allegato il provvedimento di accoglimento della domanda di Autorizzazione ANF (Assegno Nucleo Familiare).
Se invece fate parte della categoria di lavoratori di ditte cessate o fallite, la prestazione familiare viene erogata direttamente dall’Inps. La domanda deve essere presentata all’Istituto attraverso il servizio online dedicato.
In alternativa, si può fare la domanda tramite il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile oppure enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.