Finanza Personale Assicurazioni Polizze clima, le imprese restano scettiche ma in un anno si registrano 3 miliardi di danni

Polizze clima, le imprese restano scettiche ma in un anno si registrano 3 miliardi di danni

27 Settembre 2024 16:13

Le micro e piccole imprese italiane hanno subito danni da calamità naturali per un valore complessivo di 3 miliardi di euro negli ultimi 12 mesi. Parte da questo dato un recente rapporto di Facile.it che si sofferma sulle polizze clima. Dai risultati emerge che il 60% è favorevole all’introduzione dell’obbligo assicurativo, una percentuale che sale al 71% tra le piccole imprese. A livello territoriale, l’approvazione supera il 70% tra le imprese del Nord Est e del Sud Italia.

Dall’alluvione in Emilia-Romagna il tema è salito nuovamente agli onori della cronaca e il governo è al lavoro per tentare di trovare una soluzione al problema delle polizze assicurative, con un decreto attuativo relativo all’obbligo di assicurazione proprio contro gli eventi climatici. Ma oltre alle resistenze degli imprenditori e delle associazioni di consumatori, si scontra anche con la mancata comunicazione su questi temi: sempre secondo l’indagine, appena 2 aziende su 10 sono a conoscenza di questa normativa.

Perché le imprese non si tutelano

Nonostante i miliardi di danni e l’aumento di eventi catastrofici, come dimostrato dalle recenti alluvioni in Romagna, la consapevolezza dell’importanza di una copertura assicurativa contro i rischi naturali rimane bassa tra gli imprenditori italiani. L’indagine rivela che ben il 92% delle microimprese e il 45% delle piccole imprese non dispongono di alcuna polizza assicurativa contro le calamità naturali.

Questi dati sono particolarmente preoccupanti se si considera che l’Italia è tra i paesi europei più vulnerabili al rischio idrogeologico. Come evidenziato dall’indagine, negli ultimi 12 mesi oltre 278.000 micro e piccole imprese italiane hanno subito danni causati da calamità naturali, soprattutto alluvioni, con un impatto economico stimato in oltre 3 miliardi di euro. Solo il 6,2% ha già sottoscritto una polizza specifica, mentre un ulteriore 4% è parzialmente coperto.

Per oltre la metà degli intervistati, il motivo per cui le imprese non vogliono stipulare polizze assicurative è per la mancanza di consapevolezza: molte aziende infatti non hanno mai considerato l’opzione di una copertura assicurativa. Un altro 34% ritiene che i costi delle polizze siano troppo alti, una preoccupazione particolarmente sentita nel Sud Italia, dove la percentuale sale al 58%. Infine, il 32% delle imprese non considera la propria attività esposta a rischi significativi, una convinzione diffusa soprattutto nel Centro Italia, dove questa percentuale raggiunge il 40%.

Non c’è informazione sul tema

Di fronte a questi dati, il Governo sta preparando un decreto attuativo che introdurrà l’obbligo di assicurazione contro i rischi catastrofali. Tuttavia, anche su questo tema l’informazione scarseggia: l’80% delle microimprese e il 58% delle piccole imprese dichiarano di non essere a conoscenza della normativa. La situazione è ancora più preoccupante nelle regioni del Centro e delle Isole, dove oltre il 90% degli imprenditori ignora completamente la nuova legge.

Nonostante ciò, per sei imprese su dieci l’obbligo assicurativo è visto come un provvedimento positivo, con un consenso che arriva al 71% tra le piccole imprese. A livello geografico, l’approvazione è particolarmente forte nel Nord-Est e nel Sud Italia. Anche se l’obbligo sembra ben accolto, resta la domanda se ci sarà piena adesione: infatti, solo il 50% delle imprese intervistate ha dichiarato l’intenzione di conformarsi alla norma e sottoscrivere una polizza, principalmente per evitare sanzioni e rispettare la legge.

“L’industria finanziaria italiana sta affrontando una fase di veloce e profonda trasformazione spinta da un quadro regolamentare europeo che consente di ridurre l’assorbimento di capitale nel caso di acquisizione di compagnie di assicurazione da parte di conglomerati finanziari”. Lo ha dichiarato il segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani, durante il comitato esecutivo nazionale riunitosi oggi.

Chi aderirà

Come intendono agire le micro e piccole imprese italiane una volta che il Decreto ministeriale sarà in vigore? Un intervistato su due ha affermato che si adeguerà alla normativa sottoscrivendo una polizza contro le calamità naturali. Tuttavia, analizzando più a fondo le motivazioni, emerge che il 13% lo farà solo perché obbligato dalla legge, il 9% a patto che i costi non siano eccessivi e il 5,7% per timore di sanzioni in caso di inadempienza.

Ciò che preoccupa maggiormente è che il 18% degli intervistati, equivalente a circa 750.000 aziende, ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di stipulare una copertura assicurativa di questo tipo, nonostante i rischi crescenti legati ai disastri naturali.