Rc auto in aumento, +12,6% dei prezzi in tre anni: rispetto al 2021 ora costa 52 euro in più

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Dopo un periodo di calo, dal 2022 i prezzi dell’assicurazione Rc auto sono tornati a salire. A luglio 2024, il premio medio pagato registra un incremento complessivo del 12,6% rispetto a gennaio 2021, con variazioni significative in base alle caratteristiche degli assicurati e alla presenza di garanzie accessorie. Lo rivela l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass), che ha pubblicato un Quaderno che esamina l’evoluzione dei premi Rc auto tra il 2021 e il 2024.
L’analisi evidenzia come l’aumento dei premi Rc auto abbia coinvolto anche altri paesi europei colpiti dall’inflazione; l’aumento dell’Italia è comunque inferiore alla media Ue (+19,6%) e posiziona il nostro Paese al ventesimo posto in Europa.
Le tendenze degli ultimi anni
Nel periodo 2014-2021, il premio medio per la copertura Rc auto si è ridotto del 25,3% in termini nominali e del 29,7% in termini reali. Tuttavia, dal 2022 i prezzi sono tornati a crescere, con aumenti del 6,1% nel 2023 e del 5% nel 2024 in valori nominali.
L’andamento dei rincari risulta eterogeneo in base a diversi fattori. A livello geografico, l’aumento è stato più marcato nel Centro Italia (+15,5%), seguito dal Nord (+14%), mentre al Sud la variazione è stata più contenuta (+11%), in un contesto di premi già più elevati. Anche la classe di bonus-malus ha inciso sulla crescita dei costi: gli assicurati in prima classe hanno registrato un aumento del 13%, mentre per le altre classi l’incremento è stato più significativo, arrivando al 17,8%. L’età degli assicurati ha giocato un ruolo determinante, con gli under-25 che hanno subito un rincaro del 23,4%, ben superiore al +12% rilevato per gli over-60.
Tra i fattori anche età e tipo di macchina
Non solo aumenti a livello geografico, ma a condizionare ci sono anche età e la classe di bonus-malus. In particolare, il premio medio per chi rientra nella prima classe è cresciuto del 13%, mentre per le altre classi l’incremento è stato più marcato, raggiungendo il 17,8%. I giovani risultano tra le categorie più penalizzate: gli under-25 hanno visto un aumento dei premi del 23,4%, quasi il doppio rispetto al +12,1% registrato per gli over-60.
Un elemento rilevante emerso dall’analisi è il ritardo con cui i premi delle assicurazioni Rc auto rispondono alle variazioni dell’inflazione. I dati indicano uno scostamento temporale di circa nove mesi rispetto alle oscillazioni dell’indice dei prezzi al consumo, segnalando un effetto ritardato delle dinamiche economiche sui costi assicurativi.
Dall’analisi emerge che le auto ibride ed elettriche hanno subito un incremento dei premi assicurativi più elevato rispetto a quelle con altre alimentazioni. Tra gennaio 2021 e luglio 2024, l’aumento è stato del 15,2% per le vetture elettrificate, mentre per le altre autovetture si è attestato al 12,9%. Restringendo l’osservazione al periodo a partire da gennaio 2023, la differenza diventa ancora più marcata: i premi per le auto ibride ed elettriche sono cresciuti del 20,6%, contro il 14,4% registrato per le restanti categorie di veicoli.
Codacons: “Dai 364 euro del 2021 si è passati a 416”
I dati Ivass confermano quindi la stangata degli ultimi anni, con i prezzi delle polizze che hanno registrato una crescita del +12,6% nel periodo 2021-2024. “Rispetto al prezzo della polizza nel 2021, pari a 364 euro, a novembre 2024 secondo l’ultimo dato Ivass disponibile, il costo medio dell’Rc auto è stato di 416 euro – commenta il Codacons –. Un incremento di ben 52 euro a polizza che, se rapportato al numero di autovetture assicurate in circolazione, equivale ad un aggravio di spesa da 1,7 miliardi di euro a carico degli italiani sul 2021″.
Per Assoutenti, l’incremento dei prezzi delle polizze Rc auto è del tutto irragionevole e non risponde ad un aumento dell’incidentalità registrata in Italia né ad un sensibile aggravio dei costi in capo alle compagnie di assicurazioni. “Se da un lato sono aumentati i costi dei pezzi di ricambio delle auto e degli interventi di riparazione come effetto delle spinte inflattive e delle crisi geopolitiche degli ultimi anni, la forte contrazione della incidentalità registrata in Italia avrebbe dovuto portare ad un abbattimento dei prezzi delle polizze Rc auto che, al contrario, salgono in modo sensibile – spiega il presidente Gabriele Melluso – Non a caso gli utili delle compagnie di assicurazioni che hanno raggiunto quota 8 miliardi di euro, con una crescita nel 2023 del +249% rispetto all’anno precedente”.