Affitti in Europa, rallentano i rincari. In Italia ancora prezzi record a Milano e Roma
Rallenta il costo degli affitti in tutta Europa. I tassi di crescita annuale dei prezzi evidenziano una costante diminuzione trimestre dopo trimestre, con un incremento annuale del 5,8%, il livello più basso mai registrato. Anche le variazioni trimestrali nei costi degli affitti hanno subito un aggiustamento (-0,6% nell’ultimo trimestre), dopo il picco fisiologico del terzo trimestre correlato all’alta stagione della mobilità universitaria.
Tutti dati divulgati da HousingAnywhere, la principale piattaforma europea per gli affitti a medio termine, che ha diffuso l’ultima edizione del suo International Rent Index, focalizzando l’attenzione sul quarto trimestre del 2023 e analizzando le tendenze nei prezzi degli affitti nelle 23 principali città europee. La ricerca comprende un totale di oltre 65.700 stanze, monolocali e appartamenti con una, due o tre camere da letto, di cui il 97% è arredato e il 60% include le spese di utilità.
Le città italiane: Torino la più conveniente, Milano e Roma tra le più costose
Nel corso dell’anno, Torino ha consolidato la sua posizione come la città italiana più conveniente per tutte le tipologie di immobili, tra appartamenti, stanze e monolocali, mantenendo una stabilità nei prezzi. Alla fine del 2023, la città ha registrato un calo annuo del 10% nei prezzi degli appartamenti rispetto all’anno precedente, posizionandosi come la più accessibile, con un canone medio di 700 euro in meno rispetto a Firenze, la seconda città italiana più economica per gli appartamenti, con un canone medio di 1.600 euro.
Vivere in affitto a Torino è notevolmente più conveniente rispetto ad altre città italiane: 900 euro per un appartamento, 720 euro per un monolocale (pari al costo di una stanza a Milano) e 520 euro per una stanza privata.
Milano invece rimane una delle città più costose in Italia in tutte le categorie, superata solo da Roma nei prezzi degli affitti degli appartamenti. Ciò ha generato diverse manifestazioni studentesche nell’anno. Milano ha concluso il 2023 con canoni di affitto simili, se non leggermente inferiori, rispetto all’anno precedente: 1.850 euro per gli appartamenti (invariato), 1.250 euro per i monolocali (-3,5%) e 720 euro per le stanze (-2%).
A Roma, a differenza di Milano, gli affitti stanno aumentando in alcune tipologie di alloggi. Posizionandosi come la seconda città con i prezzi più alti in Europa per gli appartamenti (2.000 euro), la capitale ha concluso il 2023 con un aumento annuo del 5,6% per questa categoria. Questo è ancora più evidente per le camere: in questa tipologia di immobili, Roma ha registrato un aumento annuo dell’11,3% (600 euro), ma l’affitto di una camera è ancora inferiore di 120 euro rispetto a Milano. Una nota positiva è che Roma mostra una tendenza diversa per i monolocali, terminando il 2023 con un decremento del -7,6% rispetto al 2022 (970 euro).
Infine, Firenze ha registrato aumenti a due cifre nei prezzi degli affitti per tutte le tipologie di immobili, diventando la città italiana con i maggiori rincari nel 2023. Nel quarto trimestre del 2023, Firenze ha visto una crescita dell’11,9% per gli appartamenti (1.600 euro), del 13,2% per le camere (600 euro) e del 18,3% per i monolocali (1.065 euro).
Per le stanze e appartamenti Amsterdam davanti a tutte
Le classifiche delle città europee più costose per stanze e monolocali mostrano una predominanza delle città olandesi e tedesche.
Per quanto riguarda le stanze, Amsterdam si conferma come la città più costosa, con un affitto medio di 940 euro, seguita da Colonia (850 euro), Monaco di Baviera (850 euro) e L’Aia (820 euro). Al contrario, le città tradizionalmente più accessibili per questa tipologia di alloggio stanno sperimentando alcuni dei più elevati aumenti annui. Ad esempio, Lisbona (14%) ha registrato un aumento fino a 570 euro, Firenze (13,2%) e Roma (11,3%) con affitti che raggiungono entrambi i casi i 600 euro, mentre Valencia (7,1%) ha visto un rincaro fino a 375 euro. Questi dati evidenziano come le città stiano aumentando i propri prezzi in mezzo alla persistente crisi europea degli affitti.
Anche Utrecht, nota per essere una delle città più costose per le stanze in Europa, ha registrato il più alto incremento annuale degli affitti, con un significativo 16,5%, portando il costo medio a 810 euro.
Discorso a parte per gli appartamenti: il panorama presenta una maggiore diversificazione. Amsterdam è ancora al primo posto con 2.200 euro, subito dietro le già citate Roma (2.000 euro) e Milano (1.850 euro). Nel trimestre precedente, entrambe le città erano già presenti tra le 10 più costose per gli appartamenti, ma nel quarto trimestre hanno guadagnato posizioni verso la vetta della classifica.
Al contrario, Lisbona, che nel secondo trimestre era la città più costosa, ora si trova all’ottavo posto. Le città dell’Europa meridionale, come Valencia, Porto e Madrid, hanno registrato gli aumenti su base annua più significativi per gli appartamenti, con incrementi rispettivamente dell’18,2%, del 16,9% e del 15,5%.
Monaco di Baviera è la più costosa per i monolocali
Analizzando invece i monolocali, Monaco di Baviera si conferma come la città più costosa in Europa, con un affitto medio di 1.570 euro, seguita da Utrecht (1.425 euro), Amburgo (1418 euro) e Parigi (1.351 euro). Seguendo la tendenza delle stanze, Valencia e Lisbona, nonostante affitti generalmente più convenienti (rispettivamente 900 e 1.100 euro), hanno registrato i maggiori aumenti di prezzo su base annua, con un impressionante 48,8% per Valencia e del 37,5% per Lisbona. In alternativa, Bruxelles (803 €), Torino (720 €) e Budapest (600 €) emergono come le città più convenienti per questo tipo di alloggio.