“Il calo degli indici ha determinato una diminuzione significativa dei tassi fissi offerti dalle banche e la surroga può diventare un’opportunità estremamente vantaggiosa per chi ha un mutuo a tasso variabile, ma anche per chi ha un fisso sottoscritto a partire dalla seconda metà del 2022″, spiega Ivano Cresto, managing director prodotti di finanziamento di Facile.it. “Oggi, poi, gli istituti di credito stanno dando molta attenzione anche ai finanziamenti destinati alle case nelle prime classi di efficienza energetica, con un importante impulso ai mutui green, che già lo scorso anno rappresentavano il 7,2% delle richieste totali sulla prima casa”.
Mutui, arrivano le surroghe green: rata giù fino del 25%
Nonostante l’inflazione già da qualche tempo sia in discesa, si mantiene comunque a livelli superiori rispetto a qualche anno fa. Lo si nota soprattutto in ambito immobiliare, dove i prezzi delle case sono rimasti stabili o hanno registrato una crescita meno rapida rispetto all’andamento dell’inflazione. Un contrasto particolarmente evidente nei canoni di locazione, i quali spesso mostrano un trend in aumento.
Ma qualche notizia positiva c’è: il costo dei mutui per l’acquisto di una casa è nuovamente diventato conveniente, soprattutto per quelli a tasso fisso. Questo è dovuto al fatto che l’Irs (il tasso di interesse a cui sono collegati i finanziamenti a tasso fisso) è diminuito, portando con sé una significativa riduzione dei costi. Questa tendenza potrebbe estendersi anche ai mutui a tasso variabile nei mesi a venire, secondo alcune previsioni. E questo è un bene sia per gli aspiranti mutuatari, ma anche per chi ha già un finanziamento in corso e vuole ricorrere alla surroga.
La convenienza delle surroghe green
Sfruttando il ribasso dei tassi, è possibile ottenere risparmi attraverso la surroga del mutuo, un processo che consente di rinegoziare le condizioni finanziarie di un mutuo con una banca diversa da quella che lo ha originariamente concesso. Questa pratica offre al mutuatario l’opportunità di beneficiare di un tasso di interesse più vantaggioso e di rivedere la durata contrattuale del prestito. È importante notare che la surroga del mutuo richiede il cambiamento dell’istituto bancario, non potendo essere eseguita con la stessa banca che ha originariamente concesso il mutuo.
La convenienza è confermata anche da Facile.it, rivelando che i tassi di interesse per un mutuo surroga partono attualmente dal 3,10%, contro i 5,21% del tasso variabile di dicembre. E la percentuale è anche più bassa per coloro che possiedono un mutuo legato a un immobile in classe energetica A o B, ma in alcuni casi vengono estesi anche a quelli in classe C, e intendono cambiare banca.
Seguendo la simulazione di Facile.it, per un finanziamento standard di 126.000 euro da restituire in 25 anni, con un Loan-to-Value (LTV) del 70%, i migliori tassi fissi per un mutuo green per la prima casa partono da un 2,60%, con una rata mensile di soli 572 euro. Le surroghe green, dedicate ai proprietari di abitazioni in classe energetica A, B o C che desiderano cambiare banca, offrono tassi fissi agevolati ancora più vantaggiosi, scendendo fino al 2,45%.
Considerando dati concreti, il potenziale risparmio è significativo, soprattutto per chi ha sottoscritto di recente un mutuo a tasso variabile. Ipotizzando un finanziamento standard, il mutuatario potrebbe ridurre la rata fino al 25%, passando dagli attuali 750 euro a circa 570 euro, generando un risparmio mensile di quasi 180 euro.
Cos’è una surroga e perchè farla
La surroga del mutuo è stata introdotta in Italia nel 2007 e non comporta costi notarili, poiché non vengono toccati l’importo del mutuo e i valori su cui si basa l’ipoteca, evitando così la necessità di redigere un nuovo atto. Eventuali oneri associati sono a carico della nuova banca.
La vecchia banca è obbligata a completare il passaggio entro 30 giorni dall’avvio della pratica da parte della nuova banca e non può opporsi al processo. Tuttavia, prima di procedere con la surroga, è importante tenere presente che è possibile modificare solo il tasso e la durata del contratto, apportando benefici sul montante degli interessi da pagare. Inoltre, non è consentito ridurre l’importo del debito residuo, un obiettivo realizzabile attraverso la sostituzione, un’operazione che richiede un nuovo contratto e un nuovo atto notarile con relative spese. In genere, la richiesta di surroga è accettata dalla nuova banca se l’importo residuo è almeno pari al 60/70% del valore totale.
Prima di optare per la surroga, è consigliabile valutare non solo il Tasso Annuo Nominale (TAN) ma anche il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG), il quale include, oltre agli interessi, tutti gli altri costi collegati al mutuo.