Quante annualità di stipendio servono per acquistare casa?
Quante annualità di stipendio sono necessarie per acquistare casa? Se un lavoratore dipendente, per assurdo, non spendesse nemmeno un centesimo per qualsiasi altra spesa, gli servirebbero almeno 6,9 anni per racimolare la cifra necessaria per comprare casa. Il dato emerge da una recente ricerca effettuata dall’Ufficio Studi Tecnocasa, che è stata realizzata nel corso del primo semestre del 2022.
Milano si conferma la città più cara:
nel corso del 2021 le quotazioni immobiliari, nel capoluogo lombardo, hanno registrato un recupero dei valori pari al 6,7%: questo comporta che, per acquistare la casa, l’impegno economico corrisponda a 13,2 annualità.
Acquistare casa, quante annualità ci vogliono
Milano risulta essere, in assoluto, la città più cara dove comprare una casa: servono qualcosa come 13,2 annualità di stipendio.
Il prezzo medio al metro quadrato si attesta intorno ai 4.138 euro.
Nella classifica delle città più costose seguono Roma, dove ci vogliono 9,2 annualità e Firenze, dove ne servono 9,1.
A seguire ci sono:
- Bologna: 8 annualità;
- Napoli: 7,4;
- Verona: 5,2;
- Bari: 5,2;
- Torino: 5;
- Palermo: 3,6;
- Genova: 3,3.
Storicamente gli anni più costosi per procedere con l’acquisto della casa sono stati il 2006 ed il 2007, biennio, tra l’altro, caratterizzato anche dai più alti tassi di crescita degli immobili.
Giusto per avere un’idea, nel corso di quei due anni a Roma erano necessarie 14,8 annualità di stipendio per acquistare una casa.
All’epoca la Capitale era la città più costosa, seguita da Milano, con 14 annualità di stipendio e da Firenze con 12,5.
La crisi del mercato immobiliare è arrivata nel corso del 2008: da quella data le annualità necessarie per acquistare casa hanno iniziato a diminuire nel tempo, fino ad arrivare al 2017, quando hanno iniziato a riprendersi i valori immobiliari.
Nel 2019 Milano balza in vetta alla classifica diventando la città più costosa, dove occorre destinare all’acquisto della casa ben 11 anni di stipendio.
Ad oggi il trend si conferma. Balza all’occhio Genova, che nel 2021 richiede 3,5 annualità per acquistare casa a causa della forte perdita di valore che la città ha avuto dal 2007 ad oggi. Nel 2007 a Genova occorrevano 7,7 annualità.
Le previsioni per il futuro
Il trend, con ogni probabilità, è destinato a proseguire anche nel 2023: i volumi continuano a rimanere interessanti, anche grazie al desiderio di acquistare casa.
Le aspettative sono di una tenuta dell’investimento, soprattutto se l’inflazione dovesse continuare a rimanere a livelli elevati.
Molto probabilmente gli investitori punteranno sugli affitti turistici, anche alla luce dei flussi, ma anche sulle aree delle grandi città interessate da interventi di riqualificazione e sulle località turistiche attrattive, in grado di garantire una redditività interessante.
“Il 2022 chiuderà con volumi di compravendite importanti, a livelli che non si vedevano da tempo. Alla luce di questo, il 2023 – spiega Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa – secondo le nostre previsioni registrerà un calo delle transazioni e prezzi ancora in leggera crescita. L’aumento dei tassi di interesse, che inizia già a farsi sentire su chi necessita di importanti interventi di mutuo e le incertezze economiche e lavorative porteranno ad un ridimensionamento della disponibilità di spesa. Potrebbe quindi accadere che, per una fascia di potenziali acquirenti, possano non esserci i requisiti per accedere al credito o per accedervi con importi più bassi.”