Flat tax ci sarà anche per i dipendenti? Cosa ha in serbo il Governo
La flat tax per i dipendenti ci sarà o non ci sarà? Le promesse elettorali, purtroppo, si stanno scontrando contro la prima prova dei fatti: la Legge di Bilancio 2023. All’orizzonte si iniziano ad intravedere le prime novità, anche se, stando alle ultime novità, sembra che i lavoratori dipendenti ne debbano rimanere esclusi. Almeno è quanto si può intendere dalle parole che Maurizio Leo, viceministro all’Economia, ha pronunciato nel corso della trasmissione Quarto Grado del 14 novembre 2022. Quello che si starebbe facendo largo, invece, è l’ipotesi di un potenziamento delle agevolazioni fiscali, che sono previste sempre per i lavoratori dipendenti, ma che riguarderebbero i premi di produttività fino a 3.000 euro.
Cerchiamo un po’ di capire cosa sta accadendo e se, alla fine, la flat tax ci sarà o meno per i lavoratori dipendenti.
Flat tax, le novità in arrivo
Stando alle ultime dichiarazioni del viceministro Maurizio Leo, la flat tax ci sarebbe unicamente per i professionisti ed i lavoratori autonomi. La misura si sarebbe scontrata con la Legge di Bilancio 2021. Leo ha infatti affermato: “noi vorremmo estenderlo anche ai dipendenti, però i numeri sono abbastanza robusti quindi credo che sia un po’ complesso farlo”.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti aveva fatto intendere tutt’altro lo scorso 9 novembre 2022, quando, in occasione dell’audizione sulla Nota di Aggiornamento al Def, aveva lasciato intendere che fosse possibile introdurre una flat tax ad ampio raggio:
Sono inoltre allo studio altre misure che riguardano l’estensione della soglia di ricavi e compensi che consente ai soggetti titolari di partita IVA di aderire al regime forfetario e un regime sostitutivo opzionale (la cosiddetta flat tax incrementale) per i contribuenti titolari di redditi da lavoro o di impresa non aderenti al regime forfetario che potranno assoggettare ad aliquota del 15 per cento una quota dell’incremento di reddito registrato nel 2022 rispetto al maggiore tra i medesimi redditi dichiarati e assoggettati all’IRPEF nei tre anni d’imposta precedenti.
Dalle parole ai fatti
Le intenzioni, però, si sono andate a scontrare con le risorse a disposizione. All’interno della Legge di bilancio 2023 è stato trovato spazio per un doppio intervento in termini di flat tax:
- l’estensione della soglia dei ricavi e dei compensi per l’applicazione del regime forfettario a 85.000 euro;
- l’introduzione di una vera e propria flat tax per quanti abbiano registrato un incremento dei redditi rispetto ai tre anni precedenti.
Chi sono i potenziali beneficiari di questa seconda novità? A fare chiarezza è lo stesso Maurizio Leo, che spiega che è improbabile che tra quanti possano usufruire di questa misura ci siano anche quanti sono titolari di un rapporto di lavoro dipendente.
Questo, sostanzialmente, chiuderebbe la porta alla flat tax per i lavoratori dipendenti, ma si apre la finestra per i cosiddetti premi di produttività. Leo ha infatti spiegato che per “i lavoratori del settore privato hanno il cosiddetto premio di produttività in base al quale non si applica l’aliquota progressiva ma un 10 per cento fino a 3.000 euro, anche qui possiamo pensare che fino a 3.000 euro si applica un 10 per cento, magari a una parte che supera i 3.000 euro possiamo applicare il 15 per cento oppure sui 3.000 euro applichiamo il 5 per cento. Sono diverse le modulazioni possibili”.
Questo significa che il Governo starebbe studiando una formula per potenziare le agevolazioni fiscali anche per i lavoratori dipendenti, ma con una logica diversa.