In Italia una coppia scoppia ogni cinque secondi: ecco tempi e costi (alti) di divorziare
In Italia ogni cinque secondi una coppia decide di separarsi. Un trend in continua crescita, tanto che le separazioni, tra il 2010 ed il 2019, sono cresciute dell’11%. Sono queste le evidenze principali che emergono da un’indagine realizzata da Moneyfarm in collaborazione con Smileconomy, società indipendente di consulenza in educazione finanziaria. Nella realizzazione di questa ricerca le due società si sono appoggiate anche sulla consulenza tecnica dell’avvocato familiarista Raffaella Pini di Milano.
Se è vero che le separazioni non si trasformano in altrettanti divorzi, è anche vero che quando una coppia scoppia le conseguenze economiche e finanziarie diventano particolarmente pesanti per le parti.
Vincenzo Cuscito, Head of Investment Consultants Italy Moneyfarm, commenta:
Sui giornali sentiamo spesso parlare dei risvolti economici di separazioni e divorzi celebri, ma separarsi ha un impatto finanziario su chiunque e questo impatto merita di essere indagato poiché non è meno rilevante. Dai dati Moneyfarm emerge che ogni 5 secondi in Italia una coppia decide di separarsi, un imprevisto che si verifica con sempre maggior frequenza. Per fronteggiare questo, così come altri imprevisti che possono verificarsi nella vita di tutti noi, il consiglio è di non sottovalutare il ruolo della pianificazione finanziaria, che aiuta a non farsi cogliere completamente impreparati da eventi già sufficientemente gravosi dal punto di vista psicologico. È fondamentale analizzare in modo adeguato la propria situazione patrimoniale insieme a un consulente finanziario e abituarsi a ragionare con lui su orizzonti temporali medio-lunghi che possono contemplare scenari non sempre rosei.
Divorzi, i trend delle separazioni
Tra il 2010 ed il 2019 le separazioni sono aumentate dell’11%: ogni cinque secondi una coppia si è separata. Andare a quantificare il numero delle separazioni legali ci può aiutare a capire quale sia il livello di instabilità coniugale che caratterizza il nostro paese. Ovviamente non tutte le separazioni si trasformano in altrettanti divorzi, nonostante le semplificazioni che sono arrivate nel 2014.
Parlando di numeri in senso stretto, ogni giorno vengono presentate 267 richieste di separazione, una ogni cinque secondi. Giusto per avere un quadro completo basti considerare che il numero dei matrimoni rimane particolarmente alto: 504 richieste al giorno, uno ogni tre secondi. Le separazioni sono passate da 88.191 del 2010 a 97.474 del 2019: un aumento dell’11%. Il trend delle separazioni è trainato dalle regioni del Sud Italia:
- Calabria: +66%;
- Abruzzo: +45%;
- Molise: +34%.
Numeri in ribasso invece nelle seguenti regioni:
- Lazio: -9%;
- Friuli Venezia Giulia: -7%;
- Liguria: -1%.
Il lockdown causato dal Covid 19, al contrario di quanto in molti avessero potuto pensare, non ha portato a molte crisi coniugali. Nel corso del 2020 le richieste di separazione sono calate del 18%.
Divorzi, quale trend sta seguendo
Il picco di divorzi è invece arrivato nel 2015 e nel 2016, subito dopo la riforma del 2014. In questi due anni è stata registrata un’impennata dell’89%. Poi il trend ha iniziato a scendere lentamente.
Come abbiamo anticipato precedentemente, non tutte le separazioni si trasformano in altrettanti divorzi. Se nel periodo 2014-2016 le richieste sono cresciute dell’89%, una volta che si è esaurita la spinta propulsiva della nuova normativa, i divorzi hanno iniziato a calare. Nel corso del 2019 sono scesi addirittura del 14% rispetto al picco post riforma e si sono attestati 85.549. Le separazioni sono diminuite nel 2020 con la pandemia, registrando un -22%.
Tempi e costi della separazione
Quando la separazione è consensuale ci vogliono tre mesi per ottenerla. Se è giudiziale i tempi sono molto più lunghi. I costi invece oscillano tra i 1.000 ed i 10.000 euro.
Ad incidere pesantemente sui costi delle separazioni è la strada attraverso la quale vi si giunge: consensuale o giudiziale. Le spese, che si devono affrontare, possono diventare particolarmente pesanti se uno dei due coniugi dovesse citare l’altro in giudizio. Gli argomenti di discussione sono generalmente l’assegno di mantenimento, l’affidamento dei figli ed il loro collocamento. E gli aspetti patrimoniali. Tra le spese da tenere in considerazione ci sono quelle legate agli avvocati e alle spese processuali.
L’85% delle separazioni nel nostro paese, nel corso del 2020, sono avvenute in maniera consensuale. In questo caso i tempi sono rapidi e le pratiche si risolvono in tre mesi. Qualche volta anche in soli cinque giorni lavorativi. I costi per le separazioni che si concludono in questa maniera sono abbastanza modesti: si limitano a qualche decina di euro per oneri fissi e bolli. Possono arrivare a 3.000 euro nel caso in cui si dovesse chiedere il supporto di un avvocato.
Quando l’accordo non è consensuale (il 15% dei casi in Italia nel 2020) i tempi si allungano: dai due ai quattro anni. I costi lievitano e possono oscillare dai 3.000 ai 10.000 euro.
Divorzi, i costi da sostenere
Ci vogliono tre mesi per un divorzio consensuale, oltre due anni se è giudiziale. I costi possono oscillare tra i 1.500 ed i 20.000 euro per coniuge. Il divorzio, per legge, può avvenire una volta che siano trascorsi sei mesi da una separazione consensuale. O dopo dodici mesi da una giudiziale. Oltre ai costi sostenuti per ottenere la separazione, in quest’ultimo caso se ne aggiungono degli altri.
Generalmente i costi si aggirano tra i 1.500 ed i 3.000 euro per ogni coniuge. Nel caso in cui il divorzio sia complesso e i due coniugi particolarmente complesso la spesa può arrivare a 20.000 euro. Che però può ulteriormente aumentare se i coniugi sono in disaccordo totale e il divorzio potrebbe arrivare anche dopo dieci anni.
Fino a 60.000 euro per coppia
Considerando quindi i costi sostenuti dal singolo coniuge, la separazione e successivo divorzio possono costare da 5.000 euro (il minimo se si opta per la via consensuale senza la negoziazione assistita) a un massimo di 60.000 euro a coppia. Non entrano in questa casistica, però, i divorzi dei super-ricchi e dei VIP, dove l’iter arriva a costare anche centinaia di migliaia di euro in base al patrimonio.