Fotovoltaico, i consigli per usarlo al meglio anche in inverno
Le prestazioni dei pannelli solari sono efficaci anche nei mesi invernali? Questo interrogativo frequente non solo trova una risposta, ma è anche arricchito da una serie di suggerimenti volti a ottimizzare l’efficienza del sistema fotovoltaico durante la stagione invernale.
Gli specialisti dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) hanno diffuso un comunicato contenente una serie di consigli pratici e buone abitudini da seguire durante i mesi più freddi al fine di massimizzare le prestazioni degli impianti fotovoltaici.
Quali sono le ore migliori per la produzione di energia
In Italia si sta aprendo sempre più al fotovoltaico, con l’apertura di impianti in tutto il paese. Nei periodi invernali però, la produzione di energia fotovoltaica subisce ovviamente una diminuzione, con valori specifici naturalmente variabili da nord a sud e influenzati non solo dalle ore di luce ma anche dall’aggravarsi delle condizioni meteorologiche.
Le ore migliori per la produzione di energia da impianto fotovoltaico sono generalmente quelle nel momento in cui il sole è alto e la luce solare è più intensa. L’intensità del calore solare non incide sul buon funzionamento dei moduli fotovoltaici che garantiscono la produzione di energia anche durante la stagione fredda.
Da uno studio Enea è emerso che in una giornata tipo di novembre, un impianto fotovoltaico domestico standard da 4,5 kW riesce ad assicurare la massima potenza elettrica di progetto tra le 11:00 e le 14:00, mentre dopo le 16:30 la produzione di energia si ferma. Interessanti considerazioni riguardano il sistema di accumulo che alle ore 12 risultava già completamente carico. Per tale motivo, Enea consiglia, da quel momento in poi, di consumare tutta l’energia elettrica prodotta.
Importante considerare l’orientamento e l’inclinazione
È cruciale progettare un impianto fotovoltaico adatto per ciascun edificio, considerando la determinazione dei componenti e della potenza in base ai carichi e alle necessità degli utenti. Questo approccio consente di evitare sovradimensionamenti e di mantenere sotto controllo i costi di investimento e manutenzione.
Secondo quanto indicato da Enea, per ottenere i valori massimi di producibilità, è consigliato orientare i pannelli a Sud con un’inclinazione pari alla latitudine del luogo. La scelta dell’orientamento e dell’inclinazione deve mirare a massimizzare la produzione nell’edificio, con l’esposizione ideale verso Sud. La producibilità diminuisce di circa il 3% se l’orientamento è di 45° Sud-Est o Sud-Ovest e può diminuire fino al 25% per angoli maggiori.
Le ombre proiettate sugli impianti fotovoltaici da edifici e alberi riducono l’area irraggiata, alterano il comportamento delle celle e conseguentemente diminuiscono la produzione. Affinché i pannelli non si facciano ombra tra di loro, è essenziale mantenere una distanza minima di circa 5 metri tra ogni fila.
Abbinarlo a pompe di calore e batterie di accumulo
Tra i consigli dell’Enea l’installazione di una batteria di accumulo per autoconsumare l’energia prodotta in eccesso e per ottimizzare temporalmente la produzione e il consumo di energia elettrica. È essenziale considerare attentamente le batterie, dimensionandole in modo appropriato rispetto ai pannelli, considerando la capacità di accumulo e la potenza di picco che l’accumulo può erogare.
È conveniente orientarsi verso soluzioni a zero emissioni e abbinare il campo fotovoltaico a una pompa di calore elettrica. La pompa di calore può essere impiegata sia per il riscaldamento che per il raffrescamento dell’edificio. Questa combinazione con il fotovoltaico consente di ridurre i consumi energetici e i relativi costi, ottimizzando l’utilizzo della produzione fotovoltaica anche durante l’estate. La sostituzione della vecchia caldaia a gas con una pompa di calore e fotovoltaico può ridurre le emissioni locali di CO2 dell’edificio del 100%.
Una buona mossa, secondo le indicazioni dell’Enea, è di posizionare l‘inverter il più vicino possibile ai pannelli fotovoltaici per evitare aumenti di costo e sprechi energetici. L’agenzia raccomanda l’installazione di ottimizzatori che consentono il monitoraggio costante della produzione e permettono all’impianto di raggiungere il punto di massima potenza per ciascun modulo, garantendo così la massima efficienza di produzione.
Come adottare nuove abitudini usando il fotovoltaico
Enea consiglia di utilizzare tecnologie che avviano automaticamente elettrodomestici e impianti in pompa di calore, privilegiando le ore di massima produzione, anche quando non si è in casa. Grazie agli Smart Meter installati sul contatore e collegati al proprio smartphone, è possibile monitorare in tempo reale i consumi. Questa consapevolezza consente di identificare sprechi inconsapevoli e evitarli.
La manutenzione è essenziale anche per i piccoli impianti, con almeno un intervento annuale di manutenzione ordinaria e pulizia, eseguito da personale qualificato nel rispetto delle norme di sicurezza. La mancata pulizia dei moduli può ridurre l’efficienza del fotovoltaico fino al 10%.
Le comunità energetiche rinnovabili offrono la possibilità di condividere virtualmente l’energia, rappresentando una scelta sostenibile con vantaggi economici per 20 anni, inclusi incentivi di 110 euro per ogni MWh di energia condivisa.
Nel caso in cui non sia possibile installare un impianto fotovoltaico nell’edificio, ma si disponga di un balcone esposto a Sud, Sud-Est o Sud-Ovest, si possono considerare le soluzioni Plug&Play. Questi kit da balcone consentono di risparmiare circa il 20% sui consumi energetici della bolletta, e per l’installazione di fino a 2 pannelli non sono richieste pratiche o permessi.