Investire per il futuro dei figli: dai buoni fruttiferi ai Pac, ecco alcune strategie
Ci sono vari motivi che possono spingere genitori e nonni a muoversi per tempo per riservare un fondo per i propri figli o nipoti. Soldi che possono essere impiegati per coprire le spese universitarie, contribuire all’acquisto di una casa o magari costituire un piccolo capitale di base per avviare un’attività indipendente. In ogni circostanza, prevale una regola fondamentale: quanto più lungo è il periodo disponibile per accumulare fondi, tanto più gratificante potrebbe essere il risultato ottenuto.
Per provare a realizzare con successo questo obiettivo, i genitori devono adottare un approccio lungimirante, che si traduce nella pianificazione finanziaria a lungo termine, iniziando fin da quando i bambini sono piccoli.
Buoni fruttiferi postali per minori
Un primo strumento finanziario a disposizione delle famiglie è il buono fruttifero postale dedicato ai minori, con una durata massima di 18 anni. Questi titoli vengono emessi da Cassa Depositi e Prestiti e distribuiti in esclusiva attraverso la rete degli uffici postali e online sul sito poste.it. Il rendimento di tali buoni può variare, raggiungendo fino al 6% in caso di possesso per l’intera durata di 17 o 18 anni, mentre parte da un minimo del 3%.
La remunerazione per un periodo di “parcheggio della liquidità fino a 15 anni” è allineata al rendimento a scadenza dei Btp (Buoni del Tesoro Poliennali) di pari durata. Questo buono condivide due privilegi significativi con i Btp: la tassazione agevolata al 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione. Inoltre, non sono previsti costi di sottoscrizione, gestione e rimborso. Sul sito delle Poste è presente un simulatore per vedere nel tempo il valore del Buono; se per un bambino nato il 1 gennaio di quest’anno destiniamo 10mila euro a un Buono fruttifero per i minori, dopo 18 anni possono arrivare a 25.984 euro.
Piano di accumulo: perchè conviene
Un’alternativa conveniente, specialmente se non si dispone di una somma iniziale consistente, è un piano di accumulo mensile di 100 euro. Ci sono diverse ragioni per cui può essere vantaggioso optare per questa soluzione. Diluendo nel tempo l’acquisto degli strumenti finanziari e investendo in momenti diversi, si ha una buona probabilità di ridurre il prezzo medio di acquisto e allo stesso tempo contenere il rischio dell’investimento, riducendo la volatilità complessiva. Il risultato è un’efficienza maggiore nell’investimento; durante le fasi peggiori dei mercati finanziari, le perdite sono significativamente limitate.
Fondo pensione
Altra opzione consiste nell’apertura di un fondo pensione, il quale può essere intestato a minorenni, permettendo di versare una cifra mensile. L’idea di base è che il fondo costituisca un “tesoretto” da alimentare nel corso degli anni e da cui è possibile attingere in caso di necessità. Dopo otto anni dall’iscrizione al fondo, è possibile ottenere un anticipo fino al 75% del montante accumulato, ovvero del capitale versato più i rendimenti, come evidenziato dal Corriere della Sera.
Tuttavia, è importante notare che ci sono dei vincoli associati a questa opzione. Si può attingere al montante accumulato solo per finalità specifiche e con limiti precisi, a seconda delle finalità di spesa previste dal regolamento del fondo. Inoltre, data la natura pensionistica di questo strumento, di solito il montante accumulato non può essere liquidato completamente, ma può essere utilizzato in modo mirato per soddisfare determinati bisogni finanziari.
Libretti d’investimento per minori
I libretti di risparmio, sebbene abbiano funzionalità limitate, rappresentano spesso l’unica soluzione per consentire ai minori di 10/12 anni di iniziare a gestire piccole somme di denaro. Le operazioni permesse si limitano principalmente al versamento e al prelievo di denaro, e a qualche piccolo pagamento. È comune che la collaborazione o il controllo dei genitori sia necessario per portare a termine queste operazioni, considerando la giovane età dei titolari del libretto.