Roaming in Europa, si abbassano le tariffe: quanto costerà usare lo smartphone all’estero
Organizzare un viaggio all’interno dell’Unione europea implica la gestione di diverse componenti: la pianificazione dei trasporti, che possono includere treni, aerei, auto o moto, la prenotazione di un alloggio e la valutazione delle offerte telefoniche disponibili.
Attualmente, la situazione del roaming nell’UE è notevolmente migliorata rispetto agli inizi degli anni Duemila. Ma c’è ancora spazio per nuove soluzioni che possano alleviare il peso sulle spalle degli utenti. Un elemento cruciale è il volume di dati garantito, poiché l’utilizzo di Internet consente naturalmente anche di effettuare chiamate. In generale, al di là delle eventuali opzioni a pagamento, la quantità di dati disponibili in connessione dipende dalla soglia della propria tariffa mensile in abbonamento. Tuttavia, stanno per verificarsi cambiamenti significativi in questo settore.
Come sarà il roaming nel 2024
Gli appassionati di viaggi sono in attesa che l’Unione europea si pronunci su diverse questioni legate al mondo dei viaggi. Un aspetto rilevante riguarda l’aumento eccessivo delle tariffe in base al giorno della settimana o al mese dell’anno. A ciò si aggiunge la questione persistente dei costi aggiuntivi per i bagagli in cabina.
Nel frattempo, l’attenzione è focalizzata sul tema del roaming in Europa, con nuove novità in arrivo a breve. Secondo quanto stabilito dal Regolamento UE 2022/612, ora è possibile utilizzare la propria tariffa nazionale anche nei confini degli altri Paesi membri.
Se questa novità si dimostra efficace per le chiamate vocali, non è altrettanto soddisfacente per la navigazione online. Infatti, esiste un limite massimo di dati, che non corrisponde alla quantità garantita dall’abbonamento mensile.
Ogni anno, gli operatori devono adeguare prezzi e limiti, tenendo conto del ribasso dei prezzi di roaming all’ingrosso. Un aspetto rilevante da considerare è il costo dei gigabyte una volta superata la soglia gratuita: da 1,80 euro più IVA si riduce a 1,55 euro più IVA. Questa è un’ottima notizia, specialmente considerando quanto lo smartphone sia cruciale nella vita quotidiana, soprattutto durante i viaggi.
Quanto si dovrà pagare nei prossimi anni
Ecco la formula stabilita dall’Unione europea per calcolare la quantità di dati utilizzabili all’estero: Volume di gigabyte = [Spesa mensile del piano tariffario, Iva esclusa / massimale] x 2. Considerando la prevista riduzione del 2024, il calcolo diventa Volume di gigabyte = [Spesa mensile del piano tariffario, Iva esclusa / 1,55] x 2. Tuttavia, è importante notare che non è consentito superare il limite di dati garantito nel proprio paese all’estero. Nonostante il calo possa sembrare moderato, le differenze rispetto al recente passato sono notevoli. Nel 2019, la tariffa per i giga extra era di 4,5 euro, mentre nel 2027 scenderà a 1 euro.
Quindi per il 2024 il massimale del costo all’ingrosso per ciascun gigabyte di traffico dati è di 1,55 euro (IVA esclusa), poi si scenderà progressivamente di anno in anno fino a raggiungere la stabilità a 1 euro dal 2027 al 2032:
- 1° gennaio – 31 dicembre 2024: 1,55 euro per gigabyte di traffico dati;
- 1° gennaio – 31 dicembre 2025: 1,30 euro;
- 1° gennaio – 31 dicembre 2026: 1,10 euro;
- 1° gennaio 2027 – 30 giugno 2032 (data di scadenza del regolamento): 1 euro.
Attualmente, il roaming zero (nel contesto dello schema Roaming Like At Home) è in vigore nei Paesi dell’Unione Europea e nei Paesi dell’Area Economica Europea (EEA). Il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea né dell’EEA dopo la Brexit, ma alcuni operatori italiani potrebbero mantenere le condizioni del roaming zero anche lì, offrendo agli utenti la possibilità di utilizzare il proprio piano tariffario nazionale senza costi aggiuntivi. Tuttavia, queste decisioni sono a discrezione degli operatori e possono variare.
Le avvertenze dell’Unione Nazionale Consumatori
All’uscita del Regolamento UE, l’Unione Nazionale Consumatori (UNC) ha rilasciato una guida su come utilizzare correttamente il roaming e le avvertenze a riguardo.
Sono tre gli avvertimenti dell’UNC: la prima riguarda il paese dove si effettua la chiamata. Le chiamate internazionali effettuate dal proprio paese di residenza verso un paese straniero, anche se situato nell’Unione Europea, non rientrano infatti nel concetto di roaming. Pertanto, i costi aggiuntivi delle chiamate internazionali non sono stati eliminati. Come detto prima, le regole di Roaming Like At Home si applicano solo quando ci si trova fisicamente in un altro paese dell’UE o dell’EEA e si effettuano chiamate verso il proprio paese di residenza o verso altri paesi dell’Unione Europea.
Un secondo punto è quello di porre attenzione alla clausola di “fair use” o, in italiano, utilizzo corretto. In sostanza, se un utente trascorre più tempo o utilizza più frequentemente il telefono cellulare nel proprio paese rispetto all’estero, può beneficiare delle tariffe nazionali anche durante i viaggi. Per verificare se l’utente sta utilizzando il roaming in modo corretto, l’operatore può monitorare i consumi effettuati negli ultimi quattro mesi o in un periodo più lungo. Se il consumo è superiore rispetto allo stato di residenza, l’operatore può contattare l’utente e informarlo sulla possibile applicazione di un sovrapprezzo nel caso in cui continui a utilizzare il telefono all’estero.
Infine, attenzione al tetto dei giga. Se per chiamate vocali ed SMS generalmente si può usufruire di benefici anche in roaming senza restrizioni, per quanto riguarda il traffico dati la situazione può essere più complessa. Se in patria si ha un piano con dati illimitati o tariffe molto convenienti, l’operatore potrebbe applicare un limite di salvaguardia all’uso dei dati in roaming. Questo significa che potrebbe esserci un limite massimo di dati che si possono utilizzare senza costi aggiuntivi durante il roaming. In caso di applicazione di un limite di salvaguardia, l’operatore è tenuto a informare preventivamente l’utente e avvisarlo nel caso in cui tale limite venga raggiunto.