Scioperi nel settore dei trasporti: i diritti dei passeggeri e come tutelarsi
Domani. 7 settembre, è previsto uno sciopero nel settore del trasporto aereo, che potrebbe causare disagi in vari aeroporti. A Fiumicino, il personale Enav si fermerà dalle 13 alle 17, con possibili ritardi e cancellazioni di voli. Oltre ai controllori di volo di Enav, si uniranno allo sciopero anche il personale navigante di Wizz Air Malta e Ita Airways. Quest’ultima ha già cancellato 18 voli nazionali nella fascia oraria dello sciopero.
Non solo però: sabato 7 e domenica 8 si terrà anche uno sciopero dei treni, una mobilitazione indetta dal sindacato Usb-Unione sindacale di base. Un weekend di scioperi quindi, che vedrà i passeggeri di aerei e treni rischiare di non partire e di restare a terra. In questi casi, è opportuno ricordarsi quali sono i diritti dei passeggeri e come agire se il vostro volo o viaggio in treno risulta essere cancellato.
Trasporto aereo a rischio, ecco i diritti dei passeggeri
Alla vigilia di due giornate che si preannunciano calde per i trasporti, Confconsumatori torna a ricordare quali siano i diritti dei viaggiatori. “Spetta ai passeggeri la compensazione pecuniaria prevista dal Regolamento comunitario per come statuito dalla Corte di Giustizia Europea”, spiega l’associazione. Infatti, in base al Regolamento Comunitario n. 261/2004, il rimborso non si applica nel caso di una “circostanza eccezionale”; ma in questo caso, le cose stanno diversamente, come ha chiarito la Corte di Giustizia Europea con la propria consolidata giurisprudenza sul punto: per alcuni scioperi non vale, infatti, la nozione di circostanza eccezionale.
La Corte ha stabilito che la definizione di “circostanze eccezionali”, ai sensi del Regolamento n. 261/2004, deve essere interpretata in modo restrittivo. L’uso del termine “eccezionali” riflette l’intento del legislatore di includere solo quelle circostanze che sfuggono completamente al controllo del vettore aereo. Pertanto, un vettore aereo che affronta uno sciopero del proprio personale legato a rivendicazioni su condizioni di lavoro e retribuzione non può sostenere di non avere alcun controllo sulla situazione.
“E sia nel caso di Ita Airways che di Wizz Air si tratta di sciopero dei dipendenti delle due compagnie in relazione a controversie di lavoro interne – precisa Confconsumatori -. Ne consegue che nessun diritto può essere negato ai passeggeri ai quali, in caso di cancellazione o di ritardo superiore alle tre ore, dovrà essere corrisposta la compensazione nella misura di 250, 400 e 600 euro in base alla lunghezza della tratta“.
In caso di cancellazione del volo, il passeggero ha il diritto di scegliere tra due opzioni: può essere riprotetto, ovvero ricevere un biglietto per un volo alternativo, oppure ottenere il rimborso completo del prezzo pagato. Sebbene la compagnia aerea sia obbligata a offrire la riprotezione, la decisione finale spetta al passeggero, che può scegliere liberamente cosa fare. Inoltre, il passeggero ha sempre diritto all’assistenza, che include pasti, bevande e, se necessario, pernottamento, anche in presenza di circostanze eccezionali.
Trenitalia, come chiedere i rimborsi in caso di sciopero
Oltre allo sciopero nel settore aereo, il primo sciopero dei treni post-vacanze è previsto per domenica 8 e lunedì 9 settembre. La protesta durerà 24 ore, dalle 3:00 di domenica 8 alle 2:00 di lunedì 9 settembre. Durante questo periodo, i treni potrebbero subire cancellazioni o variazioni a causa dello sciopero nazionale del personale del Gruppo FS, Italo e Trenord.
Anche in questo caso per i passeggeri c’è diritto al rimborso. Come spiega chiaramente il sito di Trenitalia, in caso di soppressione di un treno si ha diritto al rimborso senza trattenuta. “Puoi richiederlo compilando l’apposito web form, presso le biglietterie, telefonando al Call Center o inviando la tua richiesta via posta all’ufficio Reclami e Rimborsi (per i treni nazionali Frecce e Intercity) o alla Direzione Regionale/Provinciale competente per la località di partenza (per i Treni Regionali)”, spiegano le Faq del sito.
In caso di sciopero, si può verificare se il treno è confermato e conoscere i servizi minimi di trasporto e i treni garantiti nella pagina dedicata sul sito di Trenitalia. “Se decidi di non partire, hai diritto al rimborso completo del biglietto, senza trattenute”, precisa il sito.
Italo, cosa fare se il treno fa ritardo
Per i biglietti di Italo, sul sito non è presente una sezione per i treni cancellati causa scioperi, ma viene spiegato chiaramente cosa può fare il cittadino in caso di ritardi e cancellazioni; se il treno arriva a destinazione con un ritardo superiore a 60 minuti, il rimborso viene riconosciuto automaticamente entro 30 giorni. Per rendere più rapide le operazioni, il rimborso viene erogato tramite voucher, tramite Credito Italo o, per gli iscritti al programma Italo Più, direttamente nel Borsellino Italo.
In caso di trasporto intermodale (Italo + Itabus), non è previsto alcun rimborso se il ritardo a destinazione è causato dal bus.