Finanza Animali domestici e smartphone tra i beni che assicurano i giovani italiani

Animali domestici e smartphone tra i beni che assicurano i giovani italiani

6 Gennaio 2025 10:30

I giovani italiani sono tra i meno assicurati d’Europa. Lo dice una ricerca di Deloitte condotta in 9 paesi (Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Germania, Francia, Paesi Bassi, Spagna e Italia) che indaga e compara il livello di consapevolezza, le necessità e le aspettative di 3 diverse generazioni: Gen Z, Millennials e Gen X.

Dalla ricerca emerge in linea generale come, al contrario di quanto si possa pensare, la Gen Z è molto interessata al proprio futuro, più delle generazioni precedenti (Gen X e anteriori). Ben l’83% di tutti i Gen Z dichiara infatti di avere piani per il futuro, rispetto all’81% dei Millennial e solo al 71% della Gen X. Essendo in una fase di vita più trasformativa (studi, primo impiego), i giovani adulti sono sicuramente in un periodo molto più incentrato sul futuro, ma sono anche più precisi nella loro pianificazione.

Deloitte: il 59% dei giovani italiani ha una polizza

Ma guardando all’Italia, si scopre che a confronto con quelli degli altri paesi, la Gen Z nostrana italiana mostra la più bassa penetrazione assicurativa. La conferma arriva dai numeri: ben il 59% dei Gen Z italiani dichiara infatti di possedere almeno una polizza, contro il 73% della Gen Z europea. La minor penetrazione assicurativa registrata dallo studio, se correlata al maggior tasso di proprietà di asset quali auto e casa dichiarata dagli intervistati rispetto ai coetanei di altri Paesi, evidenzia opportunità di sviluppo su questo specifico target, anche alla luce di un percepito complessivamente positivo della GenZ nei confronti delle assicurazioni” spiega MarcoLancioni, Partner Deloitte Italia.

In realtà i giovani italiani hanno una buona considerazione delle assicurazioni visto che il 35% le ritiene necessarie, un 32 per cento utili e un 28 per cento efficaci. Ma nonostante questo,  il nostro Paese registra il più basso tasso di penetrazione assicurativa. I motivi sono da ricercarsi nelle incertezze economico-finanziarie (il 22% degli Gen Z italiani definisce le assicurazioni “costose”, rispetto al 19% di media degli altri paesi), dipendenza dal nucleo familiare (il 43% in Italia dichiara di vivere con i genitori, rispetto al 26% di media) e scarsa conoscenza del mondo assicurativo (il 70% in Italia dichiara una preparazione ritenuta non adeguata rispetto al 55% medio).

Casa, salute e vita tra i beni assicurati dai giovani italiani

La Gen Z italiana menziona tra le priorità nei beni da assicurare  Casa (41% del campione), Salute (37%), Vita dei familiari (36%) e propria (31%). Ma ci sono anche altri aspetti da assicurare secondo i giovani, come ad esempio gli animali domestici, i dispositivi elettronici, i beni digitali e gli hobbies.

Proprio in tema di digitale, la Gen Z si mostra più propensa di altre generazioni (31% vs. 22%) a consentire il monitoraggio individuale dei propri rischi da parte della compagnia tramite dispositivi, pur tutelando i propri dati personali.

Infine, una specificità della Gen Z italiana (sia se confrontata con i coetanei europei, sia con le altre generazioni italiane) è l’attenzione all’aderenza dei prodotti a criteri di sostenibilità. Questo aspetto emerge soprattutto sulle polizze Casa e Motor. “Nel contesto attuale, per i player assicurativi emerge una sfida cruciale legata alla capacità di adattare il proprio modello di business alle esigenze della GenZ. Ciò è essenziale per intercettare oggi questo target, ma soprattutto per porre le basi di una relazione duratura nel prossimo futuro” così Luigi Onorato, Insurance Sector Leader Deloitte Italia.