Arriva la Carta Risparmio Spesa 2023: ecco a chi spetta
Con un fondo pari a 500 milioni di euro, il Governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di realizzare la Carta Risparmio Spesa 2023, destinata ai nuclei familiari con un reddito inferiore a 15.000 euro.
Prima di procedere è necessario sottolineare che la Carta Risparmio Spesa 2023 non è, in nessun modo, un’estensione dell’attuale carta acquisti. Quest’ultima, in estrema sintesi, viene ricaricata ogni due mesi con 80 euro e che spetta alle persone con più di 65 anni o ai genitori con bambini minori di tre anni. Per avere la carta acquisti – nel 2022 – è necessario avere un’Isee inferiore a 7.120,39 euro. Anche se, il funzionamento della Carta Risparmio Spesa 2023 è molto simile a quello della carta acquisti.
Carta Risparmio Spesa 2023: come funziona
A dettare regole e condizioni della Carta Risparmio Spesa 2023 saranno direttamente il Ministero dell’Economia e delle Finanze e quello dell’Agricoltura, il quale avrà il compito di stabilire “i criteri e le modalità di individuazione dei titolari del beneficio, tenendo conto dell’età dei cittadini, dei trattamenti pensionistici e di altre forme di sussidi e trasferimenti già ricevuti dallo Stato, della situazione economica del nucleo familiare, dei redditi conseguiti, nonché di eventuali ulteriori elementi atti a escludere soggetti non in stato di effettivo bisogno“.
L’obiettivo della nuova carta è quello di fornire una somma alle famiglie meno abbienti, con la quale possano comprare dei beni di prima necessità.
Le risorse messe a disposizione per istituire la Carta Risparmio Spesa 2023 sono 500 milioni di euro e corrispondono a quanto era stato accantonato per un progetto poi accantonato: il taglio dell’Iva su alcuni prodotti di largo consumo, come lo sono il pane e il latte. La gestione verrà affidata direttamente ai Comuni, perché sono gli enti considerati più vicini ai cittadini e quindi sono ritenuti quelli più adatti a valutare i vari problemi delle singole famiglie.
Stando alle prime indiscrezioni, sembra che la Carta Risparmio Spesa 2023 possa essere ricaricata periodicamente – molto probabilmente con una cifra pari ad 80 euro ogni due mesi – e potrà essere utilizzata unicamente per acquistare i beni di prima necessità. In alcuni supermercati e negozi, potrebbe esserci addirittura lo sconto del 5% su determinati prodotti, purché siano comprati con questa carta. Il suo funzionamento ricorda, molto esplicitamente, quello della carta acquisti, della quale potrebbe essere, in un certo senso, l’erede legittimo.
Non si ancora se potrà essere usata per pagare le bollette di gas ed elettricità.
Requisiti per poterla richiedere
Con ogni probabilità, come abbiamo visto, la Carta Risparmio Spesa 2023 verrà gestita direttamente dai Comuni. È necessario, per poterla ottenere, essere in possesso di alcuni requisiti. Tra questi ci sono:
- ISEE uguale o inferiore a 15.000 euro;
- età anagrafica;
- della presenza o meno di trattamenti economici previdenziali e assistenziali;
- altre forme di reddito percepite;
- stato di povertà.
Per il momento, mancando delle norme chiare sulla Carta Risparmio Spesa 2023, quelli che abbiamo elencato sono solo dei requisiti ipotetici. Sicuramente, maggiori dettagli saranno resi noti nel 2023.