Finanza Assegno unico ridotto da novembre: a chi sarà tagliato

Assegno unico ridotto da novembre: a chi sarà tagliato

7 Novembre 2023 17:29

A quanto ammonta l’assegno unico erogato nel corso del mese di novembre? La domanda è meno assurda di quanto ci si possa aspettare, perché alcuni titolari di questa agevolazione si potrebbero vedere l’importo ridotto fino al minimo previsto.

Ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno. L’Inps ha iniziato a tirare le somme sull’assegno unico che è stato erogato nel corso del 2023: tra febbraio e marzo 2024 è previsto il conguaglio. Molte famiglie potrebbero essere chiamate a restituire le somme versate in sovrappiù. A ritrovarsi in questa situazione sono le famiglie che hanno presentato un Isee con delle omissioni o delle difformità e che, comunque vada, fino ad oggi hanno continuato a percepire l’assegno unico nella sua interezza. Già a partire dal mese di novembre, però, è prevista una prima riduzione e poi un’importante trattenuta ad inizio 2024.

Cosa succederà all’assegno unico

Tra pochi giorni l’assegno unico per i figli verrà messo in pagamento. Il versamento della quota di novembre rappresenta sicuramente un momento molto importante, dato che molti beneficiari potrebbero vedersi drasticamente tagliato il suo importo, che potrebbe essere portato al minimo previsto dalla legge.

Con l’approssimarsi della fine dell’anno, l’Inps inizia ad effettuare delle valutazioni più accurate delle somme di denaro che sono state erogate nel corso del 2023. In altre parole si iniziano a gettare le basi del conguaglio che è previsto nel corso dei mesi di febbraio e marzo 2024. Alcuni beneficiari dell’assegno unico potrebbero trovarsi nella situazione di dover restituire del denaro ricevuto in più. Altri, invece, potrebbero veder lievitare l’importo erogato.

Uno dei casi che sicuramente finirà sotto la lente d’ingrandimento dell’Inps è quello relativo ai nuclei familiari che hanno presentato un Isee con delle omissioni o delle difformità. Questi soggetti, fino ad oggi, hanno continuato a percepire l’assegno unico. Dal mese di novembre l’importo di ridurrà e, nel caso in cui la posizione non dovesse essere regolarizzata, potrebbe arrivare un’ulteriore trattenuta all’inizio del 2024.

Fino allo scorso mese di ottobre non ci sono state conseguenze significative per quanti avessero presentato un Isee con delle omissioni o delle difformità. L’assegno unico è stato calcolato e versato tenendo conto dell’attestazione inviata.

Come potrebbe cambiare l’importo

L’analisi effettuata sugli importi erogati da parte dell’Inps quale impatto avrà sulle famiglie? Prendiamo come esempio un beneficiario che ha diritto ad ottenere il massimo previsto dalla normativa – una famiglia con un Isee pari a 10.000 euro – e che, ogni mese, riceve una somma pari a 189,20 euro a figlio, escluse le maggiorazioni previste.

Nel caso in cui questi soggetti non provvedano ad inviare un Isee corretto si vedranno ridurre l’assegno fino al minimo di 54,10 euro già a partire dal mese di novembre. In sede di conguaglio nel corso del prossimo anno il rischio è quello di dover restituire le somme che sono state indebitamente percepite a causa della mancata regolarizzazione.

La documentazione corretta deve essere prodotta entro e non oltre il 31 dicembre 2023. Nel caso in cui si riuscisse ad inviare l’Isee corretto entro questa data è possibile recuperare le somme che non sono state erogate con le mensilità di novembre e dicembre 2023.

Quando verrà pagato a novembre l’assegno unico

Ad annunciare le date del pagamento dell’assegno unico è stata direttamente l’Inps, che ha comunicato che anche per il mese di novembre l’erogazione dell’assegno unico avverrà in tra date differenti:

  • giovedì 16 novembre;
  • venerdì 17 novembre;
  • lunedì 20 novembre.

Queste date sono valide da quanti stanno percependo l’assegno unico almeno da un mese. Dal 21 novembre e fino alla fine del mese, invece, verranno messi in pagamento gli importi relativi alle nuove domande che sono pervenute nel corso del mese di ottobre. Stessa scadenza di pagamento per quelle famiglie che hanno comunicato dei cambiamenti del nucleo familiare.