Aumentano i costi dei conti correnti: fino al 26% in più
Conti correnti sempre più cari. Aumentano fino al 26% i costi di gestione, mentre vengono riviste completamente le tariffe dei servizi, che vengono erogati direttamente allo sportello.
Il motivo di questi aumenti: le banche si lamentano di avere delle spese più alte da sostenere.
I consumatori, proprio per questo, si ritrovano a dover sostenere dei costi per il proprio conto corrente più alti dell’8%, arrivando a pagare fino a 132 euro ogni anno.
A pagare il dazio maggiore sono i conti online, che sono stati oggetti di rialzi fino al 26%.
Le famiglie di ritrovano a dover subire un’ulteriore stangata, dopo quella del caro vita.
Conti correnti, costi in aumento
Ad analizzare nel dettaglio gli aumenti dei conti correnti ci ha pensato l’Osservatorio Confrontaconti.it e Sostariffe.it, che ha preso in esame i costi del comparto bancario a partire dal mese di febbraio 2022.
Stando a questa analisi i costi sarebbero aumentati dell’8%, con picchi che hanno raggiunto il 26% per i conti online.
Questi ultimi vengono proposti dalle banche come prodotti senza tariffe e balzelli alti.
Volendo quantificare monetariamente questi aumenti, i costi di gestione di un conto corrente tradizionale sono aumentati di 132 euro ogni anno, mentre quelli di un conto online sono lievitati di 90 euro all’anno. Questi ultimi, comunque vada, continuano ad essere i più vantaggiosi.
Alcuni istituti bancari hanno deciso di adottare delle politiche diverse: Intesa Sanpaolo, ad esempio, ha sottolineato di non aver modificato le proprie tariffe nel corso del 2022.
In alcuni casi avrebbe addirittura diminuito i costi relativi ad alcune voci, il cui prezzo era salito nel corso del 2017.
L’istituto torinese ha sottolineato di aver effettuato alcune promozioni convenienti per indurre ad aprire dei conti online.
Sulla stessa linea si è posta anche Unicredit, che sostiene di essere al lavoro per contenere i costi dei conti correnti
I costi delle commissioni
Quanti sono titolari di un conto corrente tradizionale, hanno visto aumentare le commissioni sui prelievi e il canone annuo per le carte di pagamento (mediamente del 2,77%).
Chi, invece, ha optato per un conto online è riuscito a beneficiare di un lieve ribasso delle commissioni e dei canoni delle carte (-2,88%).
Ma quali motivi ci sono dietro a questi aumenti?
Le banche, con l’aumento del costo del denaro, adesso non si trovano più nella situazione di dover affrontare i tassi negativi, che hanno condizionato il mercato nel corso degli ultimi anni.
Gli aumenti dei costi dei conti correnti non sembrano avere, però, una spiegazione così ovvia.
Mantenere i conti correnti, secondo le banche, inizia a diventare sempre più costoso. Anche le filiali rappresentano un costo molto elevato: questo giustificherebbe l’aumento delle tariffe, che vengono applicate direttamente per le operazioni effettuate allo sportello.
Un’indagine effettuata nel 2021 sui costi di gestione dei conti correnti, svolta direttamente dalla Banca d’Italia, ha mostrato degli scenari completamente diversi.
Stando a questa ricerca il costo di gestione dei conti correnti è aumentato di 3,8 euro, arrivando ad una media di 94,7euro.
Nel medesimo arco temporale sono diminuite le commissioni applicate ai contratti di apertura di credito (passate dall’1,8% all’1,7%) e anche le commissioni unitarie applicate agli sconfinamenti, diminuite di 2 euro (da 18,90 euro a 16,90 euro).