Finanza Bce alza i tassi: mazzata sui mutui variabili fino a 1800 euro annui

Bce alza i tassi: mazzata sui mutui variabili fino a 1800 euro annui

31 Ottobre 2022 10:25

Nuovo rialzo dei tassi decisi dalla Bce lo scorso giovedì. Un nuovo rialzo da 0,75 punti che rappresenta una mazzata per le famiglie italiane che hanno acceso un mutuo a tasso variabile. Lo afferma il Codacons, che fornisce le stime sugli effetti della decisione della Bce sulle tasche degli italiani.

Bce: quanto pesa il rialzo tassi sui mutui

Considerata una fascia media di mutuo a tasso variabile di importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro, ossia l’importo più richiesto in Italia da chi accende un finanziamento per l’acquisto di una casa, la rata mensile salirà tra i 40 e i 50 euro per effetto del nuovo aumento dei tassi deciso dalla Bce – analizza il Codacons – Se però si considerano tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea negli ultimi mesi, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile salirà complessivamente tra i 120 e i 150 euro rispetto a quanto pagato lo scorso anno, con ripercussioni sulle famiglie comprese tra i +1.440 e +1.800 euro all’anno. “Avevamo previsto lo scorso agosto la stangata sui mutui che sarebbe scattata in autunno, e purtroppo i nostri timori hanno trovato conferma – afferma il presidente Carlo Rienzi – L’incremento del costo dei finanziamenti si aggiunge così al caro-bollette e all’emergenza prezzi, aggravando ulteriormente i conti degli italiani: ciò apre un altro pericoloso fronte, quello dei ritardi nei pagamenti delle rate da parte delle famiglie in difficoltà, schiacciate dall’emergenza energia, da un’inflazione alle stelle e ora anche da mutui sempre più cari e difficili da pagare”.

Anche il sito di comparazione, Facile.it aveva fatto le sue simulazioni alla vigilia del summit della Bce. Considerando un mutuo variabile medio, la rata mensile potrebbe salire di quasi 50 euro il che, sommato questo agli aumenti precedenti, porterebbe l’incremento totale a quasi 150 euro in più rispetto a inizio anno. Un mutuatario medio che ha sottoscritto un finanziamento variabile da 126.000 euro a gennaio 2022, scrive Facile.it, si troverebbe quindi a pagare una rata da 604 euro, vale a dire il 32% in più rispetto alla prima rata. Aumenti significativi che stanno mettendo sotto pressione molte famiglie già alle prese con il caro-energia. Come confermato dall’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research Norstat, 2,4 milioni di italiani con un mutuo a tasso variabile hanno dichiarato di aver avuto difficoltà, nei primi 9 mesi dell’anno, a rimborsare il finanziamento e addirittura 218.000 mutuatari hanno dovuto saltare una o più rate.