Bce pronta ad alzare i tassi: gli effetti sui mutui e prestiti delle famiglie
Il prossimo 2 febbraio la Bce si riunirà nuovamente e secondo le previsioni ci potrebbe essere un nuovo aumento dei tassi di mezzo punto base, al 3%.
Quali effetti su mutui e credito al consumo? A fare un’analisi dettagliata un dossier di Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani.
Gli effetti dell’aumento dei tassi sul credito delle famiglie
Nel dettaglio l’analisi mette in luce come le famiglie indebitate, in Italia, siano 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa.
Nel corso del 2022, i tassi di interesse sui prestiti sono notevolmente aumentati e nuovi incrementi sono inevitabili se, come previsto, il costo del denaro verrà ulteriormente aumentato.
Così la Fabi rivela che comprare oggi un’automobile a rate, per esempio un modello da 25.000 euro, costa, nel caso di un finanziamento decennale a un tasso del 10,9%, quasi 5.000 euro in più rispetto al 2021.
Per quanto riguarda le rate dei vecchi mutui a tasso fisso, cioè quelli erogati fino alla fine del 2021 / inizio 2022, queste non cambiano e resteranno intatte fino al termine del piano di rimborso.
Le rate dei vecchi mutui a tasso variabile sono cresciute invece in media del 43%:
vuol dire che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi paga, al mese, 715 euro ovvero 215 euro in più.
I nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa 1,8% anche oltre il 4% con le rate mensili che, pertanto, possono risultare, sulla base delle offerte delle banche, anche raddoppiate.
I nuovi mutui a tasso variabile sono arrivati al 2,8% dallo 0,6% di fine 2021: vuol dire che per un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni la rata mensile oggi è di 825 euro, ben 160 euro in più (+24%) rispetto a quella che si sarebbe ottenuta un anno fa ovvero 665 euro.
Per quanto riguarda i nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso sono quasi raddoppiate, mentre per quelli a tasso variabile il “rimborso” mensile è salito del 24%.
Più nel dettaglio, per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni (il tasso medio applicato dalle banche è del 3,9%), la rata mensile è di 1.056 euro; per un prestito da 100.000 euro, sempre di 25 anni, col tasso al 3,7%, la rata mensile è, invece, di 517 euro.
Quanto ai vecchi mutui, invece, nessuna differenza per quelli a tasso fisso, mentre le rate di quelli a tasso variabile hanno subito aumenti fino al 43%.