Bonifici istantanei: da 9 gennaio costerà come quello ordinario e dovranno averlo tutte le banche
A partire da domani, 9 gennaio 2025, entra in vigore il Regolamento europeo sui bonifici istantanei, che introduce importanti novità per le banche dell’area euro. Da questa data, tutti gli istituti che offrono bonifici ordinari in euro dovranno accettare anche i bonifici istantanei. Inoltre, le commissioni per i bonifici istantanei non potranno superare quelle previste per i bonifici tradizionali effettuati tramite lo stesso canale.
La seconda data da segnarsi è quella del 9 ottobre 2025, da questo momento in poi tutte le banche saranno obbligate a offrire ai propri clienti l’opzione di eseguire bonifici istantanei.
Le nuove regole
“Il bonifico istantaneo è uno strumento che permette di trasferire somme di denaro tra conti correnti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in meno di 10 secondi, con un limite massimo di 100mila euro – afferma il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso – L’eliminazione degli extra-costi, oltre a consentire risparmi per gli utenti, permetterà ai cittadini in ritardo con le scadenze di pagare in tempo reale tasse e multe senza andare incontro a sanzioni e balzelli”.
Sarà quindi possibile inviare bonifici istantanei in euro da tutti i conti di pagamento e attraverso i medesimi strumenti utilizzati per i bonifici ordinari, come home banking, mobile banking, sportelli automatici, terminali self-service, filiali o telefono. Grazie a queste nuove regole, gli extra-costi finora imposti da banche e Payment Service Provider per l’uso dei bonifici istantanei saranno eliminati, garantendo maggiore equità e accessibilità per i clienti.
Quanto costa un bonifico
Ad oggi, il costo di un bonifico istantaneo varia in base al tipo di commissione applicata. Le commissioni fisse oscillano tra 0,90 e 7,75 euro, con una media di 1,85 euro, mentre quelle variabili, calcolate sull’importo, possono far lievitare i costi. Anche i bonifici ordinari non sono sempre gratuiti: molte banche applicano commissioni che variano in base al canale utilizzato. Ad esempio, un bonifico Sepa effettuato online costa in media 0,37 euro, mentre presso uno sportello arriva a 4,37 euro.
Le nuove disposizioni europee, che entreranno in vigore dal 9 gennaio 2025, non eliminano questi costi ma garantiscono che le commissioni per i bonifici istantanei non superino quelle applicate ai bonifici ordinari, promuovendo maggiore trasparenza e parità.
Le misure delle banche per evitare le frodi
Il Regolamento Ue stabilisce quattro requisiti principali per assicurare la disponibilità universale dei pagamenti istantanei in euro. Le banche dovranno obbligatoriamente offrire una versione istantanea dei bonifici e garantire che i costi applicati a questi ultimi non superino quelli dei bonifici ordinari. Sarà inoltre necessario verificare l’Iban, assicurando la corrispondenza tra il nome del beneficiario e l’identificativo del conto, e condurre controlli quotidiani dei clienti rispetto agli elenchi delle sanzioni Ue.
Oltre a questo, il nuovo regolamento sui bonifici include anche disposizioni specifiche per rafforzare la sicurezza delle transazioni. Le banche saranno tenute a introdurre misure antifrode, volte a ridurre i rischi legati alla facilità di utilizzo dei bonifici istantanei. Tra queste misure figurano la possibilità di stabilire un importo massimo per ogni bonifico istantaneo e l’adozione di meccanismi che impediscano il trasferimento di denaro su conti sbagliati, sia in caso di errori accidentali sia di tentativi di frode.
Bonifici sempre più in aumento
I bonifici online continuano a crescere e le nuove disposizioni europee potrebbero incentivare ulteriormente i consumatori a scegliere questo metodo di pagamento. Secondo un report del Centro studi di Unimpresa, basato sui dati di Bankitalia, nel 2024 si prevede che le transazioni effettuate tramite bonifico bancario raggiungano un valore complessivo di 8 mila miliardi di euro, registrando un aumento di oltre il 5% rispetto all’anno precedente.
“La novità rappresenta un passo avanti fondamentale per l’efficienza del sistema economico italiano, in quanto accelera i pagamenti e rende più fluide le transazioni commerciali, agevolando imprese e cittadini – commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora – Tuttavia, è essenziale che le banche rispettino pienamente le nuove regole senza gravare ulteriormente sui costi per la clientela. Per garantire un’applicazione equa e trasparente, chiediamo che le autorità di vigilanza, in particolare l’Antitrust e la Banca d’Italia, monitorino con attenzione l’operato degli istituti di credito, verificando che non ci siano abusi sui costi a carico di famiglie e imprese”.
Negli ultimi vent’anni, l’utilizzo del bonifico da parte di imprese e famiglie ha registrato una crescita costante. Nel 2005, l’importo totale delle transazioni era di 1.388 miliardi di euro, con 1,1 milioni di operazioni. Alla fine del 2023, il volume del denaro movimentato ha raggiunto i 7.579 miliardi di euro, mentre il numero di operazioni è raddoppiato, arrivando a 2 milioni e 115mila transazioni.