Bonus benzina prorogato per tutto il 2023. A chi spetta
Il Governo ha deciso di prorogare al 31 dicembre 2023 il bonus benzina.
All’interno della maggioranza continua a rimanere aperto il dibattito sulle accise dei carburanti:
una notizia positiva, però, arriva in questi giorni per i lavoratori dipendenti, ai quali le aziende hanno la possibilità di erogare dei bonus benzina per un massimo di 200 euro.
Questa decisione è stata presa direttamente dal Consiglio dei Ministri lo scorso 12 gennaio 2023.
In molti ricorderanno che una proposta di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, aveva portato alla conferma della misura fino al 31 marzo 2023.
I prezzi dei carburanti hanno ripreso a risalire: questo ha determinato la decisione dell’esecutivo di spostare in avanti la scadenza del cosiddetto bonus benzina.
Bonus benzina 2023: come funziona
Il bonus benzina viene erogato direttamente dal datore di lavoro.
Non deve essere attivata alcuna procedura per poterlo ottenere.
Purtroppo, però, non è nemmeno detto che tutte le aziende decidano di partecipare a questa particolare iniziativa.
L’importo erogato come bonus benzina non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
A comunicarlo è stato direttamente il Consiglio dei Ministri.
Il contributo può essere erogato in due modi differenti: i datori di lavoro hanno la possibilità di farlo entrare all’interno dei fringe benefit, che sono ammessi direttamente dallo Stato.
O possono provvedere ad erogarlo come un vero e proprio voucher per l’acquisto del carburante.
Nel caso in cui il bonus benzina sia un fringe benefit, il contributo non dovrà essere sommato al limite di non imponibilità dei benefit, che, come molti ricorderanno, è stato fissato a 258,23 euro.
Ad introdurre questa misura è stato, nel mese di marzo 2022, il governo Draghi.
L’erogazione di questo contributo era stata introdotta a seguito dell’impennata dei prezzi causata dalla crisi energetica scattata nel corso dello scorso anno.
L’importo erogato non concorre alla formazione del reddito dei lavoratori, che, quindi, non vi dovranno pagare le tasse sopra.
La discrezionalità
Il bonus benzina è un contributo che ricade in tutto e per tutto nella discrezionalità del datore di lavoro.
Per questo motivo la normativa non richiede alcun tipo di requisito per poter accedere alla misura: né sotto il profilo anagrafico, tanto meno in termini di reddito.
La misura, inoltre, è estesa a tutti i lavoratori, indipendentemente dalle loro specifiche contrattuali.
Possono accedervi sia i lavoratori a tempo pieno che quelli a tempo parziale.
Non importa che abbiano sottoscritto un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato.
Possono accedervi anche gli apprendisti e gli stagisti che sono inseriti nella forza lavoro aziendale.
Alcune importanti precisazioni arrivano da Confcommercio, la quale sottolinea che non è necessario che il datore di lavoro svolga un’attività di tipo commerciale.
La misura è estesa anche ai lavoratori autonomi e agli studi professionali, nel caso in cui dispongano di dipendenti: possono decidere di aiutarli a far fronte al costo dei carburanti.
Il bonus benzina – è necessario sottolinearlo – copre il costo di benzina e diesel. Ma anche quello del Gpl, del metano e delle ricariche per le auto elettriche.