Bonus, bollette ed aumenti: uno scenario ancora incerto
L’inverno si prospetta rigido per le famiglie in tema di nuovi aumenti delle bollette, nonostante si prospettino all’orizzonte nuovi bonus per affrontare i costi di luce e gas. In ogni caso la stagione invernale 2023 dovrebbe essere più serena rispetto a quella dello scorso anno, almeno stando alle rassicurazioni di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente.
Per non farsi cogliere impreparato sul fronte delle bollette, il governo starebbe vagliando alcune misure il cui scopo sarebbe quello di cercare di contenere proprio il caro energia. Queste misure, stando alle anticipazioni di Tommaso Foti di Fratelli d’Italia, si dovrebbero tradurre in una proroga del bonus sociale sulle bollette, la cui scadenza è a fine settembre.
Prevedere in questo momento cosa possa accadere il prossimo autunno ed il prossimo inverno, ora come ora, è molto difficile. Il Governo dovrà presentare la nuova legge di bilancio al Nadef proprio negli ultimi mesi del 2023. Se in questi mesi, sostanzialmente, l’Italia è riuscita a raggiungere un certo grado di indipendenza dalla Russia per quanto riguarda il gas, che dovrebbe permettere di affrontare l’inverno con una maggiore stabilità, per il momento non ci si può ritenere altrettanto ottimistici per quanto riguarda il caro benzina. A pesare su qualsiasi tipo di operazione c’è un oggettivo problema fondi.
Bollette, quali sono le aspettative per l’inverno
Non solo energia. I rincari, nel corso di questi mesi, sono diventati quasi una costante. Hanno coinvolto, trasversalmente, tutte le spese quotidiane, partendo dai prodotti di cartoleria, passando dalle assicurazioni ed arrivando fino ai mutui. E hanno toccato anche i carburanti. Gli automobilisti, nel corso di queste settimane, hanno dovuto confrontarsi con i prezzi della benzina che hanno ampiamente raggiunto la soglia di 1,9 euro per il riferimento in modalità self e 1,8 euro per chi acquista il gasolio.
Altra questione che il governo dovrà affrontare con l’arrivo dell’autunno è quella relativa al bonus sociale per le bollette di luce e gas. La misura, che è riservata alle famiglie con un Isee fino a 15.000 euro che sale a 30.000 in presenza di quattro o più figli, alla fine di settembre è destinata a scadere. Proprio in concomitanza con il varo della legge di bilancio.
In questo momento le condizioni, almeno sulla carta, non sembrerebbero le migliori per pensare ad una sua proroga. Anche se il deputato Tommaso Foti si dice fiducioso su questo punto.
Nel corso dell’ultimo periodo i costi dell’energia non stanno subendo delle variazioni importanti – per il trimestre luglio-settembre siamo fermi su un +0,4% -, ma non ci sono delle certezze per i prossimi mesi. Nel caso in cui dovessero esserci degli aumenti, dovrebbero rimanere ben lontani da quello che abbiamo visto lo scorso anno, anche grazie ad una maggiore diversificazione energetica.
I bonus e la dipendenza dalla Russia
Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente, ha sottolineato che la dipendenza dalla Russia per il gas, in questo momento, è sostanzialmente quasi azzerata. L’eventuale proroga del bonus sociale per le bollette è uno sforzo economico imponente, che il governo porterà avanti. Secondo le previsioni dello stesso Ministro, nel corso del 2024, dovrebbero essere pronti i rigassificatori di Piombino e Ravenna. Sarà poi disponibile anche il nuovo Fondo Nazionale per il Reddito Energetico per gli Impianti Fotovoltaici di autoconsumo.
Questo fondo, che è nato solo di recente, servirà a dare una mano alle famiglie con un Isee inferiore a 15.000 euro – che sale a 30.000 per quelle con quattro o più figli a carico – per avere accesso all’energia rinnovabile.
La transizione energetica
Uno dei problemi più importanti che il governo dovrà affrontare nel corso delle prossime settimane è quello dei fondi. L’imminenza della Legge di Bilancio di certo non aiuta. Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, qualche settimana fa aveva invitato i colleghi a mantenere la calma: un avvertimento arrivato proprio in concomitanza della tassa sugli extra profitti delle banche.
Nel tentativo di ovviare l’ostacolo è stato inserito, all’interno del Pnrr, il piano RepowerEu, il cui scopo è proprio quello di intervenire sulla transizione energetica, andando ad attingere dai fondi europei.
Raffaele Fitto, ministro degli Affari europei, ritiene che grazie a questo piano sia possibile effettuare degli investimenti particolarmente importanti negli ecobonus e nelle infrastrutture, che possano andare incontro alle esigenze di famiglie ed imprese. In altre parole, il governo sembrerebbe intenzionato a muoversi in questa direzione per evitare nuovi aumenti delle bollette di luce e gas ed evitare pesanti manovre di bilancio per sostenere i bonus.