Bonus bollette: fino a 3.000 euro in busta paga per pagare luce, acqua e gas
Bonus bollette: novità con Decreto Lavoro. Fino a 3000 euro in busta paga
Bonus bollette direttamente in busta paga: la misura arriva direttamente dal Decreto Lavoro, che permette alle aziende private di erogare dei contributi ai propri dipendenti, in modo da dare loro una mano a pagare le utenze di luce, acqua e gas.
Il bonus bollette, però, non arriverà direttamente a tutti i dipendenti indiscriminatamente.
Per permettere alle famiglie di affrontare il caro bollette, nel corso degli ultimi mesi sono state messe in campo alcune soluzioni.
Rispetto al 2022 la situazione è sicuramente migliorata e alcune misure sono state confermate per il 2023. Una di queste è il cosiddetto bonus bollette, che i datori di lavoro hanno la possibilità di erogare a favore dei propri dipendenti come strumento di welfare aziendale.
Ricordiamo che, come già accadeva nel 2022, anche per quest’anno le aziende hanno la possibilità di erogare delle somme ai dipendenti per aiutarli a pagare le bollette:
gli importi, che possono essere messi a disposizione, variano da un minimo di 258 euro ad un massimo di 3.000 euro.
Questa è, a tutti gli effetti, una grande opportunità che hanno i datori di lavoro per dare una mano ai propri dipendenti. Ma attenzione: non tutti possono usufruire di questo beneficio. Vediamo quali requisiti devono essere rispettati.
Bonus bollette da 3.000 euro per chi ha figli
Sicuramente uno dei meriti più importanti del Decreto Lavoro è stato quello di innalzare a 3.000 euro il limite massimo entro il quale le aziende private possono erogare dei contributi ai propri dipendenti.
Gli importi messi a disposizione devono essere finalizzati al pagamento delle utenze domestiche e vengono inseriti tra le somme rientranti, in un modo o nell’altro, nel welfare aziendale.
Il limite dei 3.000 euro, però, vale solo e soltanto per i dipendenti con figli.
Al bonus bollette possono accedere unicamente i dipendenti di aziende private.
Dalla misura, purtroppo, sono esclusi quelli della Pubblica Amministrazione.
Il bonus bollette ha lo scopo di aiutare le famiglie a pagare le utenze: le somme, che vengono erogate, non sono tassate.
Le aziende, da parte loro, possono dedurre completamente ed interamente i costi sostenuti dal proprio reddito.
Quali utenze possono essere pagate
Quali utenze possono essere pagate attraverso il bonus bollette?
I destinatari della misura possono pagare la fornitura di luce, acqua e gas per gli immobili ad uso abitativo, sia quando questi siano direttamente del dipendente o quando siano del coniuge o di uno dei suoi familiari, indipendentemente dal fatto che all’interno di questi immobili sia stata presa la residenza o sia un domicilio abituale.
Tra le utenze agevolabili rientrano anche quelle intestate al condominio, che successivamente vengono ripartite tra i vari condomini.
Vi rientrano anche quelle intestate al locatore, nel caso in cui nel contratto di affitto sia prevista espressamente una forma di addebito non forfettario a carico dell’inquilino.
Per riuscire ad ottenere il bonus bollette non è necessario presentare alcuna richiesta all’azienda.
Sarà lo stesso datore di lavoro a decidere se erogarlo o meno, potendo scegliere anche le persone a cui erogarlo.
Dato che siamo davanti ad una vera e propria forma di welfare aziendale, qualsiasi azienda privata non ha alcun obbligo da rispettare, se non quello di rimanere sotto la soglia dei 3.000 euro, che è quella massima per le spese detraibili.
L’azienda può erogare dei benefit maggiori, ma devono essere regolarmente tassati.
L’azienda, per poter attestare gli effettivi pagamenti deve conservare tutta la documentazione per giustificare la somma spesa, in modo da dimostrare che rientri nei limiti previsti dalla legge.