Finanza Bonus casa, ecco come cambiano le agevolazioni edilizie

Bonus casa, ecco come cambiano le agevolazioni edilizie

12 Agosto 2024 14:13

La fine del 2024 costituisce un vero e proprio spartiacqua per i bonus casa. Alcuni terminano completamente, altri, invece, vengono drasticamente ridotti. Il caso più emblematico è costituito dal superbonus, che a partire dal 1° gennaio 2025 scenderà al 65%.

Le famiglie avranno ancora poco tempo per poter usufruire del bonus verde, che permette di ottenere una detrazione Irpef pari al 36% per le spese relative ad alcuni interventi. Il bonus ristrutturazioni, invece, continuerà ad essere in vigore anche il prossimo anno.

Ma cerchiamo di capire quali sono i bonus casa che le famiglie possono ancora richiedere. E fino a quando ne possono usufruire.

I bonus casa che scadono nel 2024

Il 31 dicembre 2024 vedrà scomparire definitivamente l’ecobonus. Ricordiamo che questa misura permette di ottenere una detrazione del 75% delle spese sostenute nell’arco di dieci anni. Gli interventi agevolabili sono quelli effettuati sulle parti comuni e sui tetti. La detrazione fiscale, che può essere richiesta solo ai fini Irpef, può essere richiesta per i seguenti interventi:

  • riqualificazione energetica;
  • riduzione del rischio sismico;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
  • La spesa massima agevolabile è pari a 136 mila euro.

Anche il sismabonus si conclude alla fine dell’anno. Lo strumento permette di ottenere una detrazione fino all’80% per gli interventi che portano ad una diminuzione di una classe di rischio e dell’85% se portano ad un calo di due classi di rischio. Il sismabonus, per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2017 ed il 31 dicembre 2024, permette di ottenere una detrazione del 50% su un ammontare massimo di 96mila euro per ogni unità immobiliare.

Il bonus verde scade a fine anno

Tra le agevolazioni destinate a terminare con la fine dell’anno c’è anche il bonus verde, che permette ai contribuenti di ottenere una detrazione Irpef pari al 36% su una spesa massima di 5.000 euro. I costi devono essere sostenuti per alcune tipologia di interventi, tra i quali rientrano:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti;
  • impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Permettono di accedere al bonus verde anche le spese sostenute per progettare ed effettuare la manutenzione, purché i lavori risultino essere connessi con l’esecuzione degli interventi elencati.

Bonus mobili ed elettrodomestici

A fine anno terminerà  anche il bonus mobili ed elettrodomestici. La misura è sostanzialmente una detrazione Irpef, destinata all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici che devono essere destinati ad un immobile nel quale siano stati effettuati delle ristrutturazioni.

Le detrazione spetta per un massimo di 5.000 euro (nel 2023 era 8.000 euro), al cui interno devono essere comprese anche eventuali spese di trasporto e montaggio. L’agevolazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Bonus casa che cambiano nel 2025: il superbonus

Tra i bonus casa destinati a cambiare nel corso del 2025 c’è il superbonus. Continuerà ad esserci, ma in forma ridotta: 65%. Fino al 31 dicembre 2024 continuerà ad essere agevolato il 70% delle spese. Attenzione però che la cessione del credito è permessa esclusivamente per le operazioni di condominio che siano state approvate e comunicate in Comune entro il 17 febbraio 2023 con la Cilas. È necessario, inoltre, che le spese sostenute e i lavori siano stati avviati entro lo scorso 29 marzo 2024 (è necessario presentare la dovuta documentazione).

Rispetto a quanto era previsto originariamente, quindi, il superbonus, benché continui a rimanere, permette di accedere a delle agevolazioni più contenute.

Anche il bonus ristrutturazioni verrà depotenziato

Benché resti in vigore anche nel 2025, il bonus ristrutturazioni viene depotenziato. Dal 1° gennaio 2025 la detrazione scende dal 50%al 36%, mentre il tetto di spesa passa da 96mila euro a 48mila euro. Nel caso in cui non dovessero intervenire dei cambiamenti, la percentuale di detrazione è destinata a scendere al 30% dal 2028.

L’agevolazione spetta ai contribuenti Irpef, indipendentemente che siano residenti o meno in Italia. E che abbiano sostenuto delle spese per ristrutturare un immobile.