Finanza Bonus, quali sono in scadenza nel 2024

Bonus, quali sono in scadenza nel 2024

28 Agosto 2024 11:31

Si aprono le danze intorno alla Legge di Bilancio 2025. L’esecutivo dovrà aprire necessariamente le discussioni sulle diverse agevolazione e decidere se si devono confermare, rinnovare in misura ridotta o bloccare definitivamente. Al centro dell’attenzione ci sono i vari bonus, primo tra tutti il superbonus, che proprio dal prossimo anno scenderà dal 70% al 65%. Ma non solo: il bonus ristrutturazione dal 2025 passerà al 36% su un tetto massimo di spesa pari a 48.000 euro (quest’anno è al 48% su una spesa massima di 96.000 euro).

Ma vediamo cosa si devono aspettare i contribuenti dal prossimo anno.

Bonus, le aspettative per il prossimo anno

Sono diversi i bonus che, almeno stando alle indiscrezioni emerse in questi giorni, rischiano di non essere rinnovati nel corso del prossimo anno. Con la fine del 2024 si dovrebbero concludere:

  • l’ecobonus;
  • il sismabonus;
  • il bonus verde;
  • il bonus arredi.

A rischio anche il bonus mamme, il contributo che viene riconosciuto alle donne lavoratrici con due figli. Non verrà prorogato nemmeno il bonus tv e decoder, il cui scopo è agevolare l’acquisto di una televisione o di un decoder idoneo alla ricezione dei canali televisivi con i nuovi standard di trasmissione.

Superbonus

Dal prossimo anno il superbonus è destinato a cambiare. La percentuale passerà dal 70% al 65%. La cessione del credito è prevista unicamente per le operazioni effettuate dai condomini che siano state approvate e comunicate attraverso Cilas entro il 17 febbraio 2023. Entro il 29 marzo 2024, inoltre, devono essere state sostenute le spese per i lavori avviati (i contribuenti devono essere in possesso delle relative fatture).

Ecobonus

Come abbiamo accennato l’ecobonus è destinato a scadere. L’agevolazione permette di ottenere una detrazione fiscale al 75% delle spese sostenute in 10 anni. La misura si applica alle parti comuni e il tetto massimo di spesa varia a seconda dei lavori che sono stati effettuati. La detrazione – valida ai fini irpef – è relativa agli interventi di:

  • riqualificazione energetica;
  • riduzione del rischio sismico;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Sismabonus

Il sismabonus scade il 31 dicembre 2024. L’agevolazione, che consiste in una detrazione dell’80% dei costi sostenuti, viene erogata nel caso in cui si riesca ad ottenere la riduzione di una classe di rischio. La detrazione passa all’85% nel caso in cui il miglioramento sia di due classi di rischio.

La misura, tra l’altro, prevede, una detrazione del 50% per le spese che sono state sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2024 che si calcola su un massimo di 96.000 euro.

Bonus verde

Si conclude anche l’avventura del bonus verde, che permette di ottenere una detrazione Irpef pari al 36% su una spesa massima pari a 5.000 euro. Tra gli interventi agevolabili ci sono la sistemazione delle aree verdi scoperti degli edifici privati.

Bonus arredi

A fine anno si chiuderà anche il bonus arredi ed elettrodomestici. In questo caso siamo davanti ad un agevolazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Nel 2024 l’importo massimo è di 5.000 euro, comprensivi di spese di trasporto e montaggio.

Bonus ristrutturazione

Il bonus ristrutturazione continuerà ad esserci il prossimo anno, ma con una veste rinnovata. Oggi vale il 50% su una spesa massima di 96.000 euro. Dal 2025 il tetto di spesa scende a 48.000 mentre la percentuale passa al 36%.

Decontribuzione Sud

Introdotta dalla Legge di bilancio 2021, la Decontribuzione Sud prevede l’esonero contributivo per i datori di lavoro che hanno sede nel Mezzogiorno. È stata prorogata fino al 31 dicembre 2024, ma è difficile che possa essere prorogata anche il prossimo anno.

Bonus Tv

Anche il bonus Tv è destinato a sparire nel 2025, salvo ripensamenti dell’ultimo momento. L’agevolazione, del valore massimo di 30 euro, permette di acquistare televisori e decoder idonei a ricevere i programmi televisivi con i nuovi standard. Innalzato a 50 euro, al momento la piattaforma non è più attiva per esaurimento fondi.