Finanza Btp Valore, tutto pronto per la quarta emissione al via lunedì: tassi fissati a 3,35% per i primi 3 anni

Btp Valore, tutto pronto per la quarta emissione al via lunedì: tassi fissati a 3,35% per i primi 3 anni

3 Maggio 2024 15:38

È tutto pronto per la partenza della quarta emissione del Btp Valore, al via lunedì 6 maggio e che terminerà il 10 dello stesso mese. A pochi giorni dall’avvio del nuovo collocamento, il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha ufficializzato i nuovi tassi minimi garantiti: 3,35% dal primo al terzo anno e 3,90% dal quarto al sesto anno. Come specifica il Mef, si tratta di tassi minimi e pertanto a fine collocamento potrebbero essere rivisti ma dipenderà tutto dalle condizioni di mercato.

Questi titoli di Stato, accessibili anche per piccoli investitori, sono andati davvero a ruba nell’emissione di febbraio, raccogliendo 18,3 miliardi di euro e segnando un nuovo record sia in termini di valore sottoscritto che per il maggior numero di contratti conclusi, ben 656.369.

Come sarà il BTP Valore di maggio

Le caratteristiche sono sostanzialmente le stesse dell’ultima emissione andata in scena a febbraio: sono titoli che riguardano solo i piccoli investitori, con una durata di sei anni e un meccanismo step up (ovvero l’applicazione di tassi cedolari via via crescenti), ma quello che cambia sono i tassi garantiti.

Per questa quarta emissioni sono stati fissati a 3,35% e e salirà nel secondo triennio al 3,90%, mentre invece nella terza emissione erano del 3,25% per i primi tre anni e 4% dopo 6. Il premio finale extra sarà dello 0,8% per coloro che acquistano il titolo durante i giorni di collocamento e lo mantengono fino alla scadenza, anche in questo caso diversa rispetto all’ultima emissione, che era dello 0,7%. Il codice ISIN del titolo, ovvero il codice internazionale che identifica univocamente gli strumenti finanziari, durante il periodo di collocamento è IT0005594491.

L’investimento iniziale prevede un minimo di mille euro, garantendo il raggiungimento dell’importo desiderato. Il titolo sarà acquistato al suo valore nominale (prezzo pari a 100) senza applicazione di commissioni durante il periodo di sottoscrizione. I sottoscrittori avranno la libertà di vendere il titolo in tutto o in parte prima della sua maturità, senza restrizioni e alle condizioni di mercato vigenti, come consuetudine.

Chi può investire

Il Btp Valore sarà accessibile esclusivamente tramite home banking abilitato al trading online o presso la propria banca o ufficio postale se si possiede un conto corrente con conto deposito titoli. Il collocamento avverrà sulla piattaforma Mot (mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) tramite le banche Intesa Sanpaolo e Unicredit. Dopo il collocamento, il titolo sarà negoziabile sul mercato secondario, dove sarà soggetto alle normali dinamiche di domanda e offerta.

Per sottoscrivere il Btp Valore, il risparmiatore deve soddisfare requisiti come aver sottoscritto il contratto sui servizi di investimento, completato il questionario di profilazione MIFID, utile per testare la conoscenza del cliente in materia di prodotti finanziari, e che questo sia ancora valido e non scaduto. Inoltre, l’investitore deve essere stato classificato ai fini MIFID e avere un deposito titoli associato al Libretto Postale o al Conto Corrente.

Titoli di Stato sempre più in mano agli italiani

Le precedenti emissioni del BTP Valore hanno registrato un forte successo. Non solo la già citata terza emissione che ha battuto ogni record, ma anche quella di ottobre 2023, che ha raccolto 17,2 miliardi di euro, e quella del debutto nella primavera dello stesso anno ha totalizzato una raccolta complessiva pari a 18,2 miliardi di euro. Dati che confermano la crescente popolarità del BTP Valore tra gli investitori italiani.

Che gli italiani si stiano sempre più interessando ai titoli di Stato lo ha messo in evidenza anche la Banca d’Italia, presetando il suo “Rapporto sulla Stabilità Finanziaria” lo scorso 30 aprile: le famiglie italiane hanno prelevato circa 80 miliardi di euro dai loro conti correnti, impiegandoli principalmente per sottoscrivere i BTP Valore. Attualmente, i risparmiatori italiani detengono circa il 13,5% del debito pubblico, con un aumento di 130 miliardi nell’ultimo anno.