Cambia il bonus sociale nelle bollette. Costi in aumento, ma non per tutti
Cambio di passo per i bonus sociali collegati alle bollette di luce e gas: dal 1° aprile 2024 sono tornati al regime ordinario. Cosa comporta questo cambiamento? Per potervi accedere le famiglie devono avere un Isee pari a 9.530 euro o a 20.000 euro se sono delle famiglie numerose, nelle quali siano presenti più di tre figli.
Ricordiamo che il bonus sociale è sostanzialmente uno sconto che arriva direttamente sulle bollette di luce e gas. Viene erogato sia agli utenti domestici e a quelli non domestici, che sono in condizioni economiche svantaggiate. Dal 1° aprile 2024, sostanzialmente, si torna ai requisiti ordinari. Nel 2023 la platea dei potenziali beneficiari era stata innalzata: la soglia Isee era stata portata a 15.000 euro e 30.000 per le famiglie più numerose. Viene confermato, invece, il contributo straordinario che aumenta in base al numero dei componenti familiari e che viene applicato in maniera automatica a quanti stanno già ricevendo il bonus elettrico. A prevederlo è la Legge di Bilancio 2024.
Bollette luce e gas: cambia il bonus sociale
Le bollette di luce e gas, a partire dal 1° aprile 2024, potrebbero diventare più care. Ma non per tutti gli utenti. Le novità coinvolgono unicamente le famiglie che usufruiscono del bonus sociale. Ma cerchiamo di capire, nel dettaglio, quali cambiamenti potrebbero arerivare.
Il bonus sociale per l’elettricità e il gas costituisce, in estrema sintesi, uno sconto che arriva agli utenti direttamente nella bolletta. La misura destinata a quanti siano in condizioni economicamente svantaggiate torna al regime ordinario.
Ma cosa cambia nella sostanza? Le soglie Isee per poter accedere all’agevolazione vengono riviste e di fatto abbassate, tornando alle seguenti quote: 9.530 euro e 20.000 euro per le famiglie più numerose, nelle quali ci sono più di tre figli. Ricordiamo che nel 2023 queste erano state innalzate rispettivamente a 15.000 euro e 30.000 euro per le famiglie più numerose.
Viene confermato, invece, il contributo straordinario, che aumenta in base al numero delle persone che compongono la famiglia. Viene applicato in maniera automatica a quanti stanno già ricevendo il bonus elettrico.
Cambiano i contributi per le rinnovabili nelle bollette
Tra le novità che i consumatori troveranno nelle bollette del secondo trimestre ci sono anche gli aumenti degli oneri generali di sistema. Quelli, in altre parole, che vengono utilizzati per finanziare alcune voci. A finire sotto la lente d’ingrandimento sono principalmente i contributi che vengono destinati alle rinnovabili. Stando a quanto riferisce Staffetta Quotidiana, questi rincari potrebbero comportare un aumento della spesa in bolletta per una famiglia tipo del 17%. Percentuale che si tradurrebbe in una spesa maggiore di tre centesimi al kWh più le tasse.
Aumenta del 26% – che corrispondono a 0,9 centesimi a kWh – la componente che è destinata ad incentivare le seguenti voci:
- bonus elettrico;
- messa in sicurezza del nucleare;
- agevolazioni tariffarie per il settore ferroviario;
- sostegno alla ricerca di sistema (Arim).
Le due voci comportano un aumento dei costi, complessivamente parlando, del 19%, che corrispondono a circa 4,2 centesimi al kWh Iva compresa. La spesa annua per le bollette della famiglia è destinata ad aumentare di 100 euro.
I costi destinati ad aumentare non sono finiti qui. Tra le voci che inizieranno a costare di più ci sono anche le tariffe di rete, tra le quali ricordiamo le componenti addizionali della tariffa di trasporto CRV che sono relative al sistema di settlement e di interrompibilità. Ma anche i costi relativi alla componente CRVCS relativa allo stoccaggio gas.