Caro prezzi, quanto ci costerà il Natale tra spese e voli
Nonostante il calo dei prezzi energetici e dell’inflazione, sembra che anche questo Natale sarà all’insegna del caro prezzi. Sia nel comparto alimentare sia nei trasporti aerei i prezzi non solo non calano, ma anzi in certi casi registrano un’impennata a due cifre.
A segnalarlo è il Codacons, che riporta in due indagini distinte sui consumi una prospettiva non proprio ottimista sui costi del Natale che ormai è alle porte. Le famiglie italiane che porteranno sulle tavole i prodotti tradizionali come panettone e pandoro si troveranno a spendere la stessa cifra dell’anno prima. Quelle che invece vogliono viaggiare usando l’aereo rischiano di dover spendere molto di più.
Ecco alcuni numeri del primo monitoraggio realizzato dall’associazione per capire l’andamento dei listini al dettaglio.
Caro prezzi, quanto si spenderà a Natale? I dati del Codacons
Nell’ultima indagine sui consumi condotta dal Codacons, si registra una stabilizzazione dei prezzi di prodotti tipicamente natalizi, come il panettone e il pandoro. Per quanto possa sembrare una buona notizia, in realtà non dovrebbe fa esultare, specie se negli ultimi mesi l’inflazione del carrello della spesa non ha fatto altro che scendere (dal 12,6% di inizio gennaio, a ottobre l’ISTAT ha stimato un 6,3% a livello tendenziale), al pari del prezzo della componente energia (il PUN monorario è passato da 0,174 a 0,134 negli ultimi 10 mesi).
Se l’anno prima il prezzo era giustificato dall’impennata dei prezzi energetici a causa del conflitto russo-ucraino, quest’anno la stessa Codacons, si aspettava una discesa dei listini al dettaglio. Ma non è successo, e l’associazione ha dovuto constatare un prezzo medio di pandori e panettoni industriali classici, “[…] tra i 6 e i 7 euro in tutte le catene commerciali, prezzo che sale tra gli 11 e i 13,50 euro per quelli di alta gamma“. In pratica, si è mantenuto quel 37% di aumento registrato a fine 2022.
Oltre a pandori e panettoni, altri prodotti tipici del Natale che hanno mantenuto l’aumento del 2022 sono gli addobbi, come gli alberi di Natale sintetici, luci e catene luminose, palline e addobbi vari. Nel 2022 gli aumenti medi si aggiravano tra il 20% e il 40%, e così sono rimasti anche per il 2023. E così anche nel caso dei cesti natalizi, che registra un +16% rispetto al 2022.
Caro prezzi, rincari fino al 78%
Sotto le feste si torna a parlare di voli aerei. In molti casi si tratta del biglietto aereo per rientrare a casa, ad esempio in Sicilia o in Sardegna. E anche questo ha subìto dei rincari importanti, addirittura del 78% nelle ultime due settimane. Il fenomeno del caro voli è ormai noto a tutti, lo stesso Codacons ha presentato diverse denunce all’Antitrust per avere chiarimenti in merito a questi aumenti così improvvisi. E la stessa Autorità ha avviato due indagini sulla questione, anche a fronte del possibile utilizzo dell’algoritmo dei prezzi nel campo dei trasporti aerei.
Il rincaro è stato messo in luce confrontando i dati dell’indagine del 2 novembre (sempre per i voli verso Sicilia e Sardegna) con quelli recenti, raccolti anche in quest’occasione sulle piattaforme di prenotazione specializzate, come Skyscanner. Si scopre che “[…] in pochi giorni i prezzi dei biglietti aerei sono schizzati alle stelle.” A titolo esemplificativo, di seguito riportiamo alcuni dati, con tra parentesi il prezzo riportato nell’indagine del 2 novembre.
- tratta Torino-Cagliari, partenza 24 dicembre: 150 euro (prima 84 euro);
- tratta Roma-Catania, partenza 22 dicembre: 127 euro (prima 82 euro);
- tratta Roma-Catania, partenza 23 dicembre: 140 euro (prima 94 euro);
- tratta Milano-Catania, partenza 23 dicembre: 245 euro (prima 165 euro);
- tratta Firenze-Catania, partenza 24 dicembre: 242 euro (prima 181 euro);
- tratta Bologna-Palermo, partenza 22 dicembre: 342 euro (prima 258 euro);
- tratta Bologna-Cagliari, partenza 22 dicembre: 291 euro (prima 177 euro).
- tratta Venezia-Cagliari, partenza 23 dicembre: 233 euro (prima 145 euro).
Come risparmiare in vista del Natale
Come potersi muovere tra i diversi rincari? Tra le possibili soluzioni percorribili al momento c’è quella di risparmiare, facendo però attenzione alle proposte che propongono gli stessi produttori. È il caso del mini-panettone, praticamente un quinto delle dimensioni del dolce tradizionale. In commercio già da diverse settimane, con prezzi attorno ai 1,80 – 2,5 euro, molti pensano di risparmiare scegliendo questi prodotti ma non è così.
Se i panettoni artigianali vanno dai 30 e i 35 euro al chilo, addirittura a 55 euro per quelli realizzati dagli chef più noti, i mini-panettoni “[…] in alcuni casi possono avere un costo al kg che supera i 60 euro, in proporzione il doppio rispetto ad un panettone artigianale.“. Anche perché la confezione si aggira tra gli 80 e i 100 grammi. Se si volesse puntare al risparmio, si potrebbe optare per i prodotti “white label”, ovvero quelli della marca del supermercato: il prezzo medio si aggira tra i 3 e i 5 euro.
Nel caso dei biglietti aerei, sembra ci sia un’inversione di tendenza per quanto riguarda alcune tratte, come quella da Torino verso le isole. Se con partenza 22 o 23 dicembre, i prezzi risultano inferiori rispetto a quelli venduti a inizio novembre, con una discesa fino al -24% per la tratta Torino-Catania. Il motivo? “[…] un possibile aumento dei collegamenti tra la città piemontese e le isole nel periodo natalizio“, segnala il Codacons.