Finanza Casa, auto, elettrodomestici: quanto costa comprare a rate con nuovo taglio tassi Bce

Casa, auto, elettrodomestici: quanto costa comprare a rate con nuovo taglio tassi Bce

31 Gennaio 2025 14:28

Tassi di interesse ancora giù. La Bce ha deciso, nella sua prima riunione del 2025, una nuova riduzione del costo del denaro che oggi è al 2,75%. Tutto è partito nella riunione del 6 giugno scorso con il costo del denaro che è sceso al 4,25%, per poi essere portato ancora più in basso, il 17 ottobre, al 3,25%, al 3% il 12 dicembre 2024 e poi ancora al 2,75% il 30 gennaio 2025. E l’impatto sui mutui, nel corso degli anni, è stato assai rilevante. E’ la Fabi, la Federazione Autonoma Bancari che attua una serie di simulazioni per capire il tasso di risparmio, non solo per chi compra casa, ma su tutti i finanziamenti destinati anche ad altri beni di consumo come automobili ed elettrodomestici.

Comprare casa, auto o elettrodomestici: quanto si risparmierà

Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,9 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, oltre 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa ma i cittadini sono indebitati anche con altre forme di finanziamento, come il credito al consumo e i prestiti personali.

Nel corso del 2022 e del 2023, i tassi di interesse sui prestiti sono assai aumentati con il costo del denaro progressivamente arrivato al 4,5% per poi ripiegare al 3%. Ma dall’inizio del 2024, tuttavia, le banche, in previsione di un ritorno a da parte dell’Eurotower, hanno anticipato la prevista riduzione dei tassi e la discesa potrebbe proseguire nei prossimi mesi. Di qui, vantaggi giù significativi per le famiglie, sia per comprare casa sia per comprare automobili o elettrodomestici.

I tassi sui mutui sono già diminuiti a una media del 3,23% a novembre, rispetto a livelli medi superiori al 5% del 2023 e potrebbero calare sotto quota 3%: una riduzione che comporterà, nel caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro, un risparmio complessivo di quasi 83.000 euro (-22,8%).

Anche i  tassi sul credito al consumo sono scesi a una media dell’8%, dopo picchi superiori al 14%, e potrebbero calare ancora sotto quota 8%. Così secondo la Fabi, ciò vuol dire che un’automobile da 25.000 euro comprata interamente a rate, con un finanziamento di 10 anni, costerà oltre 11.871 euro in meno (-24,2%) rispetto al 2023. Così allo stesso modo per una lavatrice da 750 euro, con un credito di 5 anni, il risparmio, nei prossimi mesi, sarà di 170 euro (-15,4%).

Taglio tassi: cosa cambia per i mutui fissi e per i variabili

Per quanto riguarda i mutui erogati lo scorso anno, le rate di quelli a tasso fisso erano di fatto raddoppiate, mentre per quelli a tasso variabile il “rimborso” mensile è salito del 60-70% o anche oltre. Quanto ai vecchi mutui, invece, nessuna differenza per quelli a tasso fisso, mentre le rate di quelli a tasso variabile hanno subìto aumenti fino al 78% e adesso potrebbero imboccare un percorso per una progressiva riduzione.

Così secondo la Fabi, le rate dei vecchi mutui a tasso fisso, cioè quelli erogati fino alla fine del 2021 / inizio 2022, non cambiano e resteranno intatte fino al termine del piano di rimborso.

Le rate dei vecchi mutui a tasso variabile sono cresciute invece fino al 78% in più: vuol dire che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi paga, al mese, 890 euro ovvero 390 euro in più; è molto probabile che, alla luce della decisione del 30 gennaio, le rate dei vecchi mutui a tasso variabile possano scendere, anche se è difficile, al momento, indicare tempi precisi.

Da luglio 2022, i nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa l’1,8% fino a oltre il 6% nel 2023 con le rate mensili che, pertanto, sulla base delle offerte delle banche, erano anche più che raddoppiate. Ma  da gennaio 2024, le banche hanno iniziato una progressiva riduzione dei tassi praticati alle famiglie con il tasso medio fisso che adesso potrebbe proseguire sotto il 3% attorno al 2,7-2,8%.

Nel corso del 2024, i nuovi mutui a tasso variabile sono stati in media oltre il 4% dallo 0,6% di fine 2021, oggi la media è pari al 3,4%: vuol dire che per un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni la rata mensile è di 920 euro, ben 255 euro in più (+27,7%) rispetto a quella che si sarebbe ottenuta oltre tre anni fa ovvero 665 euro.