Comprare casa in montagna: Alpi svizzere più care di quelle francesi. Tra gli acquirenti sempre più americani
La vita di montagna piace tutto l’anno non solo in inverno. La conferma arriva dall’Alpine Property Report di Knight Frank secondo cui le Alpi in particolare sono viste sempre di più come una destinazione per tutti i 12 mesi, con attività legate al wellness che spesso superano quelle dello sci. E questi cambiamenti riflettono l’evoluzione delle preferenze degli acquirenti.
Casa sulle Alpi: i desiderata degli acquirenti si spostano sul wellness
Andando nel dettaglio della survey emerge come i prezzi degli immobili alpini sono aumentati in media del 3% nel 2024 e in testa troviamo la località di Courchevel 1850, con un incremento del 9%. In generale, la Svizzera ha superato la Francia, con le località svizzere che hanno registrato una crescita media dei prezzi del 3,5% rispetto all’1,5% di quelle francesi.
Ma cosa prediligono gli acquirenti di immobili sulle Alpi? In testa il segmento wellness: i servizi per la salute e il benessere acquisiscono infatti più importanza rispetto allo sci, con un aumento della domanda di alloggi che supportino attività tutto l’anno, come escursioni e ritiri di benessere.
Tra gli acquirenti, gli statunitensi, sostenuti dalla forza del dollaro e dall’accesso tramite skipass come Ikon ed Epic (gli stessi che utilizzano nel proprio paese), mostrano un crescente interesse per le Alpi. A livello globale, i cambiamenti fiscali e gli eventi politici, come le recenti elezioni americane, dovrebbero spingere la domanda.
Boom del turismo estivo
Che la montagna piace al di là degli sport invernali e dei paesaggi innevati lo confermano i numeri. Gli skipass estivi a Chamonix sono aumentati del 46% in due anni, segnalando un’importante destagionalizzazione del turismo: gli arrivi infatti tendono ad esserci tutto l’anno e questa tendenza incrementa la domanda di proprietà alpine.
Infine, dice la survey, le regole più severe in materia di affitti turistici, efficienza energetica e pianificazione del territorio stanno ridisegnando il mercato. Una di queste misure riguarda la regolamentazione degli affitti brevi a Chamonix: si limita infatti il numero di locazioni turistiche per arginare l’impennata dei prezzi e incoraggiare l’alloggio permanente.
Kate Everett-Allen, responsabile del dipartimento di ricerca di Knight Frank per gli immobili residenziali europei, afferma: “Il mercato immobiliare alpino ha dato costante prova di resilienza. La domanda rimane elevata, mentre l’offerta è limitata, sostenuta dalla tendenza dello smart working, dall’aumento delle pensioni anticipate e dalla crescente attenzione per la salute e il benessere. Le Alpi sono viste sempre di più come una destinazione per tutto l’anno, con attività legate al wellness che spesso superano quelle dello sci: cambiamenti che riflettono l’evoluzione delle preferenze degli acquirenti e il fascino sempre maggiore della vita di montagna al di lì degli sport invernali”.